PUTIN IN CIMA ALLA LISTA DI KIEV DELLE PERSONE DA ASSASSINARE
In una intervista concessa a The Sun il presidente ucraino Vladimir Zelensky ha dichiarato che militari devono rimanere fuori dalla politica riferendosi alle recenti tensioni con il capo delle forze armate Valeri Zaluzhny.
Le dichiarazioni del presidente arrivano dopo il suo disaccordo con Valeri Zaluzhny, che ha ammesso all’inizio di novembre che la Russia è in una posizione migliore nel conflitto armato e ha descritto la situazione attuale al fronte ad un punto morto.
“Se gestisci la guerra pensando che domani farai politica o parteciperai ad elezioni, allora, al fronte, ti comporti come un politico e non come un militare”, ha detto il presidente, che ha definito tale comportamento un “grande errore”.
“Con tutto il rispetto per il [comandante in capo delle forze armate ucraine] generale Zaluzhny e tutti i comandanti che sono sul campo di battaglia, c’è una comprensione assoluta della gerarchia e questo è tutto, e non ci possono essere due, tre, quattro, cinque capi, ha sostenuto, indicando che questo “in tempo di guerra non è in “discussione.
Continuando l’intervista Zelensky alla domanda se l’Ucraina ucciderebbe il presidente russo Vladimir Putin, se si presentasse l’opportunità, il presidente ucraino ha risposto che “questa è la guerra, e l’Ucraina ha tutto il diritto di difendere” la sua “terra”.
In precedenza, il vice capo dell’agenzia di intelligence ucraina, Vadim Skibitski, aveva rivelato che Putin è in cima alla lista delle persone da assassinare da parte delle forze di Kiev. “La nostra priorità è quella di eliminare il comandante che ordina ai suoi uomini di attaccare”, ha affermato.
Intanto la Casa Bianca sta preparando un altro pacchetto di aiuti militari per Kiev del valore di 100 milioni di dollari. Riguardo al nuovo pacchetto di aiuti l’ambasciatore di Mosca a Washington Anatoli Antonov ha commentato che gli Stati Uniti considerano il loro prossimo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina come una “pillola calmante” per un paese “sull’orlo del collasso”.
“L’annuncio di un’altra fornitura statunitense di armi al regime non è altro che una pillola calmante preparata da ‘benefattori’ stranieri per Zelenski”, ha sottolineato il diplomatico, affermando che la situazione al fronte e nelle istituzioni statali ucraine “è sull’orlo del collasso totale”.
Gli ultimi aiuti della Casa Bianca arrivano a Kiev nel decimo anniversario dell’inizio del colpo di stato conosciuto in Ucraina come Euromaidan del 21 novembre 2013.
“Il sangue di migliaia di persone sarà versato a causa di queste armi”, una questione che non viene presa in considerazione. “Al complesso militare-industriale degli Stati Uniti importa solo una cosa: trarre profitto dal ‘Progetto Ucraina’”, ha sottolineato il diplomatico russo.
L’ambasciatore ha esortato il mondo occidentale a capire che “la Russia, che lotta per i suoi interessi e la sua sicurezza nazionale, non può essere sconfitta sul campo di battaglia”. “Qualsiasi fornitura di armi occidentali allo stato post-sovietico è un prolungamento dell’agonia del regime in bancarotta di Kiev”.
Lunedì, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato un pacchetto aggiuntivo di 100 milioni di dollari per l’Ucraina. La nuova fornitura includerà una difesa aerea aggiuntiva, munizioni di artiglieria, armi anticarro e altre attrezzature, tra cui missili terra-aria Stinger, un sistema di missili di artiglieria ad alta mobilità (HIMARS) e missili guidati anticarro TOW, riferisce RT.
Infine il Ministero della Difesa russo ha comunicato che nell’ultimo mese l’esercito ucraino ha subito circa 13.700 perdite e che molti soldati di Kiev si arrendono comprendendo che è impossibile rompere le linee di difesa russe.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info