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KAMALA HARRIS NEGA IL PROGETTO DI DEPORTAZIONE DEI PALESTINESI DI GAZA 

 

La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha detto sabato al presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi che il suo paese non permetterà, in nessuna circostanza, la deportazione forzata dei palestinesi da Gaza o dalla Cisgiordania.

L’incontro tra Kamala e El-Sisi ha avuto luogo durante la Conferenza internazionale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28) che si sta tenendo a Dubai negli Emirati Arabi Uniti.

Nella dichiarazione rilasciata dalla Casa Bianca vengono citate le parole della vicepresidente che ha detto che “gli sforzi relativi alla ricostruzione, alla sicurezza e alla governance a Gaza possono avere successo solo nel contesto di un chiaro orizzonte politico per il popolo palestinese verso l’istituzione del proprio stato”.

Nelle ultime settimane si sono fatte sempre più insistenti le voci secondo cui il governo israeliano starebbe preparando una soluzione finale per la causa palestinese. Vari rapporti riferiscono che a Tel Aviv si starebbe pensando di costringere tutti gli abitanti della striscia di Gaza ad emigrare in altri paesi. Una volta liberato quel piccolo fazzoletto di terra verrebbe occupato da Israele.

Il 18 ottobre, El-Sisi ha respinto i tentativi di “Israele” di spingere i palestinesi ad emigrare dalla Striscia di Gaza e a cercare rifugio in Egitto, attraverso il valico di Rafah.

All’inizio di novembre, il primo ministro giordano Bisher Al-Khasawneh ha confermato che qualsiasi tentativo o creazione di condizioni per spostare i palestinesi da Gaza o dalla Cisgiordania è una linea rossa e la Giordania li considererà come una “dichiarazione di guerra”, riferisce Al Mayadeen.

Le parole di Kamala Harris non coincidono però con quanto il Congresso statunitense avrebbe elaborato: infatti è stato preparato un piano per distribuire i palestinesi in quattro paesi arabi. Sarebbero coinvolti nell’accoglienza forzata l’Egitto, la Turchia, lo Yemen e l’Iraq.

Il piano è stato presentato e ha ricevuto la benedizione dei membri più anziani della Camera e del Senato di entrambi i partiti. Il veterano della Camera Joey Wilson ha pubblicamente accolto con favore il progetto e sta facendo pressioni a suo favore. Dopo l’accettazione, all’Egitto verrà ordinato di aprire il checkpoint di Rafah per iniziare la deportazione dei palestinesi dalla Striscia di Gaza per sempre…

Al’Egitto andrebbero un milione di palestinesi, alla Turchia spetterebbero cinquecento mila profughi e allo Yemen ed All’Iraq toccherebbero rispettivamente duecentocinquanta mila palestinesi.

Al momento le parole della vicepresidente di Biden sono le uniche che smentiscono i progetti israeliani per la deportazione forzata dei palestinesi, ma ci dobbiamo fidare? La storia ha dimostrato, in molte occasione, che alle parole pronunciate dalle varie amministrazioni statunitensi che smentivano qualcosa  non hanno corrisposto i fatti. Speriamo questa volta la storia venga smentita, anche se io non ci credo troppo.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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