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UN DIPLOMATICO FRANCESE UCCISO IN UN BOMBARDAMENTO A RAFA 

 

Un bombardamento israeliano provoca la morte di un diplomatico francese a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza

La Francia, per questo, esorta Israele a fornire spiegazioni sulla morte del  suo  funzionario consolare durante il bombardamento. In una dichiarazione, un portavoce del ministero degli Esteri francese afferma che Parigi condanna l’attacco perpetrato dall’esercito israeliano mercoledì contro un edificio residenziale che ha causato  la morte di molti civili.

“Chiediamo alle autorità israeliane di chiarire le circostanze di questo bombardamento il più rapidamente possibile”, recita la nota.

La fonte ministeriale ha spiegato che il funzionario si era rifugiato nella casa di uno dei suoi colleghi del Consolato Generale di Francia. Nell’abitazione bombardata c’erano anche altri due colleghi e numerosi membri delle loro famiglie.

Secondo il rapporto il funzionario francese e la sua famiglia, la ,cui posizione e identità non sono state rivelate,  erano riusciti  a  lasciare Gaza per ritornare nel paese europeo.

Il Ministero della Salute della Palestina ha riferito sabato che circa 19088 persone hanno perso la vita sia nell’enclave costiera che nella Cisgiordania occupata a causa degli attacchi perpetrati dall’esercito israeliano dal 7 ottobre.

La Francia chiede al governo israeliano chiarimenti sulla vicenda che ha coinvolto il suo diplomatico. La risposta è semplice: Israele bombarda indiscriminatamente tutto quello che si trova nella striscia di Gaza, tutti gli insediamenti e le abitazioni civili,  senza preoccuparsi di chi vi si trovi dentro. Quindi la morte del diplomatico francese è una delle tante morti che giornalmente avvengono in quel fazzoletto di terra.

Parigi farebbe meglio a imporre ad Israele il cessate il fuoco invece di chiedere delucidazioni su quanto avvenuto al governo di  Tel Aviv.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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