STRAGE DI NATALE A GAZA

 

Neppure durante la notte di Natale i bombardamenti israeliani sulla striscia di Gaza si fermano. Le forze di occupazione israeliane hanno commesso un nuovo massacro nel campo di Al-Maghazi, al centro della Striscia di Gaza, durante le prime ore di Natale dove decine di palestinesi sono stati uccisi e altri sono stati feriti, per lo più bambini e donne.

Fonti mediche all’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa hanno confermato l’arrivo di 70 palestinesi morti, alcuni dei quali mutilati, e diversi feriti, compresi casi critici, come risultato del bombardamento dell’artiglieria israeliana sul campo.

L’aviazione di Tel Aviv ha anche eseguito più di 50 bombardamenti durante le prime ore del 25 dicembre, nelle aree tra i campi di Al-Nuseirat, Al-Bureij e Al-Maghazi.

Da parte sua, il portavoce del Ministero della Salute a Gaza, Ashraf al-Qidra, ha denunciato anche  attacchi alle strade principali tra i campi della regione centrale per ostacolare l’arrivo di ambulanze e servizi di difesa civile nei luoghi attaccati.

Contemporaneamente, l’artiglieria israeliana ha bombardato l’intera regione centrale e Khan Yunis, ha riferito il corrispondente di Al Mayadeen a Gaza. Ha riferito che nella zona di Maan, a sud di Khan Yunis, le forze di occupazione hanno distrutto sette edifici residenziali con i loro abitanti all’interno, e ha sottolineato che questo modello di bombardamento e uso di granate incendiarie spesso precede i tentativi di incursioni terrestri.

L’Ufficio di informazione del governo a Gaza ha denunciato che nelle ultime 24 ore, “Israele” ha ucciso 166 civili e ferito altri 384 persone. Così festeggiano il Natale a Tel Aviv.

Ha anche denunciato che l’esercito israeliano ha intimato  agli abitanti di otto quartieri della provincia centrale di evacuare verso Deir al-Balah, entro 48 ore. L’esercito israeliano  ha commesso cinque massacri nella stessa zona, continua la denuncia.

“L’esercito sposta deliberatamente i civili dalle loro case, esegue attacchi diretti, premeditati e commette crimini di guerra”, ha aggiunto l’entità. L’assedio e gli attacchi israeliani rischiano di far morire di fame e sete migliaia di bambini, specialmente nelle aree di Gaza City e dintorni, dove è difficile ottenere un pasto al giorno. 

L’Agenzia delle Nazioni Unite per i lavori pubblici e il soccorso per i rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA) ha denunciato domenica la perdita di 142 membri del suo personale, la maggior parte insieme alle loro famiglie, dall’inizio dell’aggressione israeliana nella Striscia di Gaza.

Ha aggiunto che è difficile, in questo “momento deprimente”, augurare un Buon Natale a coloro che lo celebrano, mentre la tristezza e la distruzione continuano in Palestina. (Al Mayadeen)

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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