Una nave gassieraUna nave gassiera

STATI UNITI PRINCIPALE PRODUTTORE DI GAS NATURALE LIQUEFATTO 

 

Gli Stati Uniti sono stati il più grande esportatore di gas naturale liquefatto (GNL) nel 2023, superando il Qatar e l’Australia nelle esportazioni di idrocarburi, mostrano i dati di monitoraggio delle navi raccolte dal London Stock Exchange Group.

L’Europa è stato il principale acquirente del gas liquefatto proveniente dagli Stati Uniti dopo che abbiamo deciso di rinunciare alle forniture più economiche provenienti dalla Russia. 

Le esportazioni statunitensi sono aumentate dopo il calo dei flussi provenienti dai  gasdotti della Russia, che fino al 2022 era il principale fornitore di idrocarburi per l’Unione europea.

Il vecchio continente ha continuato ad essere   la principale destinazione delle esportazioni statunitensi di gas naturale liquefatto a dicembre, con oltre il 61% delle spedizioni. A novembre, il 68% delle forniture totali statunitensi era destinato all’Unione Europea. 

I volumi di gas  esportato dal paese nordamericano hanno raggiunto il record mensile in dicembre raggiungendo la cifra di 8,6 milioni di tonnellate. Mentre le spedizioni per tutto l’anno dagli Stati Uniti sono ammontate a 88,9 milioni di tonnellate, un aumento del 14,7% rispetto al 2022, riporta Reuters.

Il Qatar è stato il più grande esportatore di GNL nel 2022 e l’Australia il secondo, secondo i dati del governo degli Stati Uniti. I volumi di esportazione del paese arabo hanno visto un calo dell’1,9% per la prima volta dal 2016, rendendolo attualmente il terzo più grande fornitore di GNL dopo l’Australia e gli Stati Uniti.

“La produzione record degli Stati Uniti è stata guidata da due fattori”, ha spiegato il direttore della ricerca globale del gas e del GNL della società di consulenza Rapidan Energy Group, Alex Munton, sottolineando la messa in servizio completo del terminale Freeport LNG – che è stato fuori servizio per diversi mesi nel 2022 a causa di un incendio – e la produzione tutto l’anno nella struttura Calcasieu Pass della società Venture Global LNG, riferisce RT.

Aggiungerei poi che le sanzioni alla Russia e la distruzione dei gasdotti North stream 1 e 2 hanno fatto il resto. Ovviamente non potevamo restare senza gas e dunque gli Stati Uniti, che hanno sempre cercato di sostituirsi a Mosca nelle forniture all’Europa, ne hanno  approfittato. O forse hanno fatto tutto questo, compresa la guerra alla Russia usando l’Ucraina, proprio per diventare i principali fornitori di gas ai propri vassalli europei.

Infine anche i sassi sanno che il gas proveniente dagli Stati Uniti ci costa notevolmente di più di quello che arrivava da Mosca, ma per compiacere gli interessi di Washington ci possiamo pure sacrificare e pagare l’oro blu tre o quattro volte quello russo. Come siamo furbi … 

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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