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CONCLUSA INDAGINE SUL MISSILE CHE HA ABBATTUTO L’AEREO RUSSO CHE TRASPORTAVA I PRIGIONIERI UCRAINI 

 

Conclusa l’indagine della Russia  sul missile che ha colpito ed abbattuto la settimana scorsa l’aereo russo che trasportava 65 prigionieri ucraini per uno scambio nei cieli di Belgorod.

“Secondo la conclusione della perizia condotta durante l’indagine, i frammenti trovati sul luogo dell’incidente, secondo i loro tratti di design, le caratteristiche geometriche e i segni disponibili, sono elementi di progettazione del missile antiaereo guidato MIM-104A del sistema statunitense Patriot, sviluppato dalle imprese Raytheon e Hughes e prodotto da Raytheon”, ha riferito il comitato investigativo in una dichiarazione.

Il risultato dell’indagine ha inoltre ha  determinato che i militari ucraini hanno lanciato due missili contro l’aereo da trasporto militare russo Il-76 dalla città di Liptsy, situata nella provincia ucraina di Kharkov.

Durante l’ispezione del luogo dell’incidente, sono stati scoperti 116 frammenti delle fusioliere  e dei meccanismi dei due missili con iscrizioni e segni in inglese a una distanza di 1,8 km. a nord-est e 4,8 km. a sud-est del presunto luogo dell’impatto.

Giovedì, i deputati della Duma di Stato, la camera bassa del Parlamento russo, hanno approvato all’unanimità una dichiarazione indirizzata al Congresso degli Stati Uniti in relazione all’uso di armi statunitensi nell’attacco, descritto come “atto terroristico” dal comitato d’inchiesta.

La lettera descrive l’attacco all’aereo come “omicidio premeditato e deliberato”, poiché “era stato concordato lo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina, compreso il percorso della loro consegna”.

“Il sostegno all’ideologia neonazista e alla sua applicazione in Ucraina fa solo sì che la cricca di Kiev continui il terrore e aumenti la violenza, avvicinando il mondo a una catastrofe globale”, avvertono i legislatori.

I deputati della Duma di Stato chiamano i membri del Congresso degli Stati Uniti a “condannare i crimini del regime terroristico di Kiev, ritirare il suo sostegno e aiutare a portare alla giustizia gli autori diretti di questo disumano atto terroristico”.

Il 24 gennaio, un Il-76 con 74 persone a bordo, tra cui 65 prigionieri di guerra delle forze armate ucraine, tre militari russi che li accompagnavano e sei membri dell’equipaggio, si è schiantato dopo essere stato oggetto di un attacco missilistico nella provincia russa di Belgorod.  In un primo momento, i media ucraini hanno celebrato la distruzione di un obiettivo militare russo, poi hanno smentito di essere stati loro ad abbattere l’aereo, infine le autorità di Kiev hanno riconosciuto la morte dei prigionieri, che dovevano essere riscattati quel giorno. (RT)

 

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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