GAZA: GLI OSPEDALI CONTINUANO ADA ESSERE ASSEDIATI
Due ospedali a Jan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, sono sotto intensi attacchi da parte israeliana, ha riferito la Mezzaluna Rossa Palestinese, sottolineando che le truppe dell’esercito di Tel Aviv hanno attaccato gli ospedali Naser e Al-Amal e che i veicoli militari stanno circondando entrambi i complessi medici in mezzo a bombardamenti.
L’organizzazione umanitaria ha anche sottolineato che uno degli sfollati rifugiati nell’ospedale di Al-Amal è stato ferito alla testa e ha aggiunto che sono state lanciate bombe fumogene contro le strutture per costringere il personale, i feriti e gli sfollati a lasciare l’edificio.
Le truppe israeliane hanno chiuso le porte dell’ospedale con delle barriere e a tutti coloro che erano in ospedale è stato detto di uscire nudi, ha aggiunto la Mezzaluna Rossa palestinese, riferisce Hispan TV.
Domenica mattina, Amir Abu Aisha, un membro della sala operativa di emergenza della Mezza Luna , è stato ucciso da spari israeliani mentre lavorava all’interno dell’ospedale Al-Amal, secondo fonti mediche. Hanno aggiunto che non sono stati in grado di seppellire il corpo del collega nel cortile dell’ospedale a causa dei violenti spari.
Queste azioni contro gli ospedali di Jan Yunis si verificano mentre l’esercito israeliano continua a condurre attacchi aerei e bombardamenti di artiglieria all’interno e intorno all’ospedale Al-Shifa nella città di Gaza per il settimo giorno consecutivo.
Gli israeliani hanno ammesso di aver giustiziato 140 persone all’interno di Al-Shifa, tra cui paramedici, pazienti e feriti, mentre l’assedio continua dopo sette giorni di arresti di massa.
Torturare, violentare e uccidere le donne, fa parte delle pratiche disumane che i militari israeliani stanno portando avanti nell’enclave costiera, e nell’ospedale Al-Shifa. Queste misure repressive e abusive degli israeliani sollevano questa domanda: Dove sono i difensori dei diritti umani?
inoltre le stime delle Nazioni Unite indicano che due donne muoiono ogni ora nella Striscia di Gaza. Un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato di recente ha rivelato che il 70% delle morti di civili nella Striscia di Gaza erano donne o bambini.
Si potrebbe sospettare che i crimini commessi dall’occupazione a Gaza, compreso la violenza commessa sulle donne, abbiano lo scopo di fare pressione sul popolo palestinese per sfuggire alla morte e quindi far accettare la migrazione forzata. L’occupazione insulta deliberatamente le donne di Gaza e uccide i loro bambini per fare pressione sui paesi vicini in modo che aprano le loro frontiere per accogliere i palestinesi come rifugiati.
La domanda di fronte a questi efferati atti è dove sono finiti tutti quelli che agitano la bandierina del rispetto dei diritti umani? Non possiamo più ammettere la scusa della necessità di Israele di difendersi di fronte ai militanti di Hamas. Questo è un vero e proprio progetto di pulizia etnica nei confronti del popolo palestinese. Tutti coloro che chiudono gli occhi o assolvono il governo israeliano sono solamente dei complici.
Ultima ora: l’ospedale Al-Amal è fuori servizio dopo che le forze armate israeliane hanno fatto evacuare il personale medico e i pazienti, riferisce Al Mayadeen.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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