GLI STATI UNITI NON HANNO PROVE CHE ISRAELE STIA COMPIENDO UN GENOCIDIO A GAZA
Le dichiarazioni provenienti dall’amministrazione degli Stati Uniti che cercano di scagionare il governo israeliano dalle proprie responsabilità nel genocidio del popolo palestinese nella striscia di Gaza sono ogni giorno più sconcertanti.
Il segretario alla difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha respinto le accuse nelle quali si afferma che Israele sta commettendo un genocidio nella Striscia di Gaza nel mezzo della sua guerra contro Hamas. Il segretario alla difesa ha dichiarato di non avere prove in merito.
Riguardo al genocidio è utile ricordare che in gennaio la Corte Internazionale di Giustizia aveva affermato in una sentenza che a Gaza vi è il rischio che venga commesso un genocidio e intimava al governo israeliano di prendere tutte le misure necessarie al fine di impedire tale genocidio.
Inoltre il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede la cessazione delle vendite di armi a Israele, e che Israele sia ritenuto responsabile dei crimini di guerra a Gaza, oltre a ricordare che la Corte internazionale di giustizia ha stabilito a gennaio “che c’è un possibile rischio di genocidio” in corso, come precedentemente riferito.
“Non abbiamo alcuna prova di questo”, ha detto Austin davanti alla Commissione delle forze armate del Senato durante un’udienza sul bilancio.
Evidentemente per il segretario alla difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin le sentenze della Corte Internazionale di Giustizia e del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite non hanno alcun valore quando si parla di Israele, hanno invece una grande importanza quando questi due organismi sentenziano contro quei paesi che non sono sotto il diretto controllo dell’amministrazione statunitense come Cuba, Iran, Russia, Cina e molti altri che negli anni non si sono piegati alle volontà di Washington.
Inoltre Austin ha risposto al senatore Tom Cotton, repubblicano dell’Arkansas, sul fatto che Washington “dà il via libera al genocidio” nell’enclave palestinese, sostenendo Tel Aviv. “Quello che direi, senatore Cotton, fin dall’inizio, è che siamo impegnati ad aiutare Israele a difendere il suo territorio e il suo popolo, fornendogli aiuto in materia di sicurezza. E ricorderei a tutti che sapete che quello che è successo il 7 ottobre è stato assolutamente orribile”, ha dichiarato il capo della difesa degli Stati Uniti.
Come se quello che gli israeliani hanno compiuto, sotto il diretto appoggio degli Stati Uniti e dei loro vassalli, Italia compresa, dopo quanto avvenuto il 7 ottobre dello scorso anno nei confronti del popolo palestinese è uno scherzo. Uno scherzo che, per i più smemorati, ha causato oltre 33 mila morti tra i palestinesi.
Le dichiarazioni a sostegno del paese ebraico sono state fatte pochi giorni dopo che Austin ha mostrato la sua indignazione per l’attacco israeliano al convoglio umanitario della ONG World Central Kitchen, che ha ucciso sette lavoratori dell’organizzazione. Le solite lacrime di coccodrillo dell’amministrazione di Joe Biden.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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