STOLTENBERG: PIU’ ARMI DAI MEMBRI DELLA NATO ALL’UCRAINA
Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha fatto pressione venerdì ai 32 paesi membri per accelerare le consegne di armi, così come i sistemi di difesa aerea Patriot, all’Ucraina.
“Gli alleati devono ricercare nei loro inventari e accelerare la consegna di missili, artiglieria e munizioni”, ha dichiarato l’alto funzionario durante una riunione del Consiglio NATO-Ucraina celebrato su richiesta del presidente ucraino Vladimir Zelenski a Bruxelles. In questo senso, ha ricordato che il sostegno al regime di Kiev “non è carità”, ma “un investimento nella nostra stessa sicurezza”.
Allo stesso modo, “ha accolto con soddisfazione” la consegna delle armi di alcuni membri e ha accolto con favore i “progressi” fatti al Congresso degli Stati Uniti per votare sul pacchetto di assistenza per Kiev. “L’aiuto è già in arrivo”, ha detto.
Ha inoltre aggiunto che i ministri della difesa del blocco “hanno accettato di intensificare e fornire più sostegno militare, compresa una maggiore difesa aerea”. “La NATO ha tracciato le capacità esistenti in tutta l’Alleanza e ci sono sistemi che possono essere messi a disposizione dell’Ucraina”, ha aggiunto. “Oltre ai Patriots, ci sono altre armi che gli alleati possono fornire, compresi i SAM-T.”, ha sottolineato.
All’inizio del mese, il capo dell’Alleanza Atlantica ha annunciato che i paesi alleati hanno concordato di “avanzare la pianificazione di un maggiore ruolo della NATO nel coordinamento dell’assistenza alla sicurezza e dell’addestramento”.
Nel suo discorso il segretario generale della Nato ha affermato che i ministri della difesa del blocco hanno fatto un conteggio dei sistemi di difesa antiaerea disponibili e sono disposti a fornire alcuni di essi a Kiev nel prossimo futuro-
La Repubblica Ceca ha comunicato alla Nato di aver acquistato mezzo milione di proiettili per l’Ucraina. Secondo Stoltemberg i paesi dell’Alleanza Atlantica devono consegnare armi a Kiev anche a scapito delle proprie capacità di difesa. (RT – Tass)
Capite allora perché ogni possibilità di negoziato a poche settimane dall’inizio dell’operazione speciale Russa che portasse alla pace è naufragato. Nel marzo del 2022, come adesso, l’opzione che il conflitto non finisca con la sconfitta di Mosca sul campo non era contemplato per gli Stati Uniti e la Nato.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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