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GUSTAVO PETRO: LA CPI DEVE METTERE UN ORDINE DI CATTURA CONTRO NETANYAHU

 

Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha esortato la Corte penale internazionale a emettere un mandato di arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, dopo che quest’ultimo ha dichiarato che il suo paese continuerà con i bombardamenti a Gaza anche senza l’appoggio degli Stati Uniti, il suo principale alleato, riporta RT.

“Netanyahu non fermerà il genocidio. Il che implica un mandato d’arresto internazionale della Corte penale”, ha scritto il presidente colombiano, mentre ha chiesto che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite inizi a “considerare l’istituzione di una forza di pace sul territorio di Gaza”.

Il giorno prima, il primo ministro israeliano ha pubblicato un video messaggio sul suo account X in cui ha affermato che Tel Aviv è determinata a continuare a combattere Hamas a Gaza, e che non ha paura di rimanere solo. In precedenza, Washington aveva minacciato un’eventuale interruzione della fornitura di un certo tipo di armi al paese ebraico se avesse lanciato una “grande operazione terrestre” contro la città di Rafa. Vedremo se le parole della Casa Bianca saranno la solita aria fritta.

Israele è stato un alleato storico della Colombia, principalmente in materia di sicurezza, commercio, cooperazione militare e vendita di armi, i governi che hanno preceduto l’attuale, chiaramente filo statunitensi non potevano che essere estremamente vicini a Tel Aviv. La settimana scorsa il governo colombiano ha preso la decisione di rompere le relazioni diplomatiche con il paese ebraico.

Dall’ottobre 2023, Gustavo Petro ha etichettato come genocidio le operazioni militari di Tel Aviv contro la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza, il che ha portato a tensioni diplomatiche tra i due governi, sfociate appunto nella rottura delle relazioni diplomatiche.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

 

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