Il Ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez ParrillaIl Ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez Parrilla

CUBA E’ UNA SOLA: DAGLI STATI UNITI PRIVILEGIANO IL SETTORE PRIVATO 

 

L’Office of Foreign Assets Control (OFAC), appartenente al Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, ha annunciato martedì, attraverso un comunicato, l’approvazione di nuovi regolamenti che “flessibilizzano l’accesso del settore non statale dell’economia cubana ai servizi finanziari e Internet”.

Secondo quanto pubblicato da Cubadebate , dal 28 maggio, il Dipartimento del Tesoro permetterà di “aprire, mantenere e utilizzare in remoto conti bancari statunitensi, anche attraverso piattaforme di pagamento online, per effettuare transazioni autorizzate o esenti, sia che l’imprenditore indipendente del settore privato si trovi fisicamente negli Stati Uniti, Cuba o in un altro paese”.

Le nuove disposizioni permetteranno agli “imprenditori indipendenti del settore privato”, nuova definizione introdotta nel testo, di poter usufruire di servizi internet come l’uso di piattaforme di social media, collaborazione, videoconferenza, piattaforme di gioco e apprendimento elettronico, traduzione automatica, mappe web e servizi di autenticazione degli utenti.

Secondo il testo, le persone soggette alla giurisdizione degli Stati Uniti possono fornire servizi basati sul cloud (compreso l’archiviazione remota dei dati, il trasporto dei dati, le reti di distribuzione dei contenuti, le macchine virtuali, il software come servizio e l’infrastruttura. 

La vice direttrice generale per le politiche degli  Stati Uniti del Ministero degli Esteri cubano, Johana Tablada, durante una conferenza stampa ha commentato le nuove disposizioni emanate dal governo di Joe Biden relative al solo settore privato dell’economia dell’isola.

Secondo la funzionaria, le disposizioni “non toccano il corpo del blocco né modificano le misure estreme e i regolamenti che sono stati applicati dai governi Trump e Biden negli ultimi anni”. Ha aggiunto che “ancora una volta il governo degli Stati Uniti cerca di adattare le sue azioni non alla realtà di Cuba, ma a una finzione che è stata costruita sulla realtà dell”’isola.

Tablada ha sottolineato che l’amministrazione statunitense sta cercando di separare il settore privato cubano dal settore pubblico attraverso i suoi annunci e strategie, e fa finta di non sapere che entrambi i settori fanno parte della rete del sistema imprenditoriale cubano e della società nel suo insieme.

Secondo la diplomatica, si tratta di privilegiare un settore privato che non deve nulla agli Stati Uniti. In questo senso, ha ricordato le azioni intraprese dal governo dell’isola per incoraggiare lo sviluppo del settore non statale dell’economia e anche per aumentare i servizi di connettività Internet, per lo più colpiti dalla politica di ostilità della nazione statunitense.

Ha inoltre sottolineato che, essendo Cuba ancora inclusa nella lista dei presunti paesi che sponsorizzano il terrorismo, è molto difficile che le misure annunciate martedì possano essere applicate in tutta la loro portata.

Il membro dell’Ufficio Politico del Partito e ministro degli Esteri di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, ha detto martedì che le misure approvate oggi dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, “perseguono la creazione di divisioni all’interno della società cubana”.

Attraverso il suo account sul social network X, il capo del Minrex ha sottolineato che i nuovi regolamenti non invertono il crudele impatto e l’asfissia economica che impongono alle famiglie cubane con l’applicazione del blocco genocida e l’inclusione nella lista degli Stati sponsor del terrorismo.

Le misure prese dal governo di Joe Biden quindi mirano ancora una volta a creare una divisione nella società cubana piuttosto che liberarla dagli effetti del sessantennale blocco economico, commerciale e finanziario che proprio Washington applica all’isola in maniera unilaterale.

Si sta cercando di dividere la società secondo una linea che consideri diversi i lavoratori del settore privato da quelli del settore pubblico. Stanno cercando dalla Casa Bianca di esentare alcune categorie di lavoratori, quelli privati, di alcune limitazioni che il blocco stesso impone alla popolazione discriminando il settore statale.

Adesso mi aspetto i titoloni sui nostri giornali allineati che inneggeranno alla decisione di Joe Biden  che avrebbe ammorbidito  il blocco economico, commerciale e finanziario contro Cuba. Ovviamente si dimenticheranno di ricordare ai lettori che il blocco è composto da centinaia di misure e che quelle prese andranno a toccare solamente il settore privato. In ogni caso misure che avranno un impatto praticamente nullo sulla gran parte della popolazione.

 

Di seguito il comunicato del Ministero degli Esteri:

 

“Il 28 maggio, il governo degli Stati Uniti ha finalmente annunciato un gruppo di misure per mettere in vigore i suoi annunci del 16 maggio 2022. L’obiettivo di questo passo, secondo il testo pubblicato dall’Ufficio di controllo dei beni stranieri (OFAC), è quello di favorire il settore privato a Cuba.

Le misure sono limitate e non toccano il corpo fondamentale del blocco contro Cuba o le sanzioni aggiuntive che compongono la politica di massima pressione. Ancora una volta, la decisione del governo degli Stati Uniti si basa sulla sua visione distorta della realtà cubana, cercando di separare, artificialmente, il settore privato dal settore pubblico, quando entrambi fanno parte del sistema imprenditoriale cubano e della società nel suo insieme.

Con questo annuncio il governo degli Stati Uniti intende dirigersi verso un solo segmento della nostra popolazione. Le misure coercitive che più colpiscono oggi l’economia cubana e i servizi pubblici e che danneggiano duramente il benessere di tutta la nostra popolazione non vengono eliminate o modificate.

Se le misure annunciate si concretizzeranno, gli Stati Uniti cercheranno di mettere in una situazione di vantaggio il settore privato che si è stabilito legalmente ed è cresciuto sotto le misure prese in atto sovrano dal governo cubano in consultazione con il popolo cubano. Lo stesso è successo con l’accesso a Internet stabilito e ampliato da Cuba nonostante gli ostacoli del blocco e le restrizioni per impedire il libero accesso a centinaia di strumenti e siti web.

Il governo degli Stati Uniti è stato esplicito nella sua intenzione di utilizzare questo settore per scopi politici contro la Rivoluzione, in base ai suoi obiettivi di cambio di regime.

Anche se si tratta di una selettività capricciosa, entrambi, sia il settore pubblico che quello privato, continueranno a subire le conseguenze del blocco e l’assurda inclusione di Cuba nella lista degli stati che presumibilmente sponsorizzano il terrorismo.

 

Le misure coercitive che compongono il blocco economico rimarranno in vigore con un effetto crudele per tutta la popolazione cubana.

È chiaro che gli Stati Uniti ratificano la loro volontà di punire il settore statale di Cuba, sapendo che fornisce servizi essenziali come l’istruzione, la salute, la cultura, lo sport e altri a tutti i cubani, compreso il settore privato; e che è la garanzia della giustizia sociale e dell’equità tra i cittadini. Per questo motivo, sono state adottate recenti misure dal governo degli Stati Uniti per perseguire la cooperazione medica internazionale di Cuba e sono stati pubblicati documenti che rivelano che continua l’impegno a privarci del reddito e a destabilizzare il paese a fini politici di dominio.

Il governo cubano studierà queste misure e, se non violano la legislazione nazionale e significano un’apertura a beneficio della popolazione cubana, anche se solo un segmento, non ostacolerà la loro applicazione”.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

 

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