SALVATI QUATTRO OSTAGGI DETENUTI DA HAMAS E UCCISI OLTRE 200 PALESTINESI
L’attacco compiuto dall’esercito israeliano a Nuseirat, a nord della città di Deir al-Balah, nel centro della striscia di Gaza ha liberato quattro ostaggi detenuti da Hamas e ha lasciato sul campo più di 200 palestinesi morti e centinaia di feriti.
Il bilancio dell’attacco condotto dall’esercito israeliano, secondo l’ufficio delle comunicazioni del governo palestinese, è catastrofico, per salvare quattro ostaggi detenuti da Hamas sono stati uccisi almeno 210 palestinesi e oltre 400 sono rimasti feriti.
Nell’azione militare sarebbero coinvolti anche gli Stati Uniti, secondo quanto ha riferito un funzionario statunitense ad Axios. La CNN ha poi riferito, citando un funzionario di Washington, che una squadra degli Stati Uniti ha sostenuto “Tel Aviv” dal 7 ottobre con la raccolta di informazioni.
Il New York Times aggiunge inoltre che gli Stati Uniti hanno fornito a Israele informazioni di intelligence prima dell’operazione che ha portato alla liberazione degli ostaggi.
Secondo un funzionario degli Stati Uniti, Washington ha giocato un ruolo nei preparativi dell’operazione, poiché una squadra di funzionari di recupero degli ostaggi è rimasta di stanza in Israele e ha fornito assistenza all’esercito del paese ebraico, fornendo dati di intelligence e altro tipo di supporto.
Il Ministero della Salute palestinese ha confermato che un gran numero di palestinesi morti e feriti sono arrivati all’ospedale dei Martiri di Al-Aqsa. La maggior parte di loro sono bambini e donne.
Un numero indeterminato di missili ha colpito le case civili nella località e molti feriti hanno dovuto essere trasferiti all’ospedale in carri e veicoli privati, poiché l’accesso delle ambulanze era impossibile a causa delle incessanti esplosioni causate dai bombardamenti degli elicotteri e dei droni, ha riferito il corrispondente di Al Mayadeen nella zona.
“L’occupazione ha annientato il campo profughi di Nuseirat. Civili innocenti e disarmati sono stati bombardati nelle loro case. Non avevo mai visto una cosa del genere. È una catastrofe”, ha detto il palestinese Nidal Abdo al Middle East Eye.
“Sono venuto a piedi dalla campagna a qui, in ospedale. Non posso descrivere come siamo fuggiti. Ho visto bambini morti e parti di corpi sparsi ovunque mentre fuggivamo. Nessuno poteva aiutarli. Ho visto un vecchio ucciso in un carrello tirato da animali. Nuseirat veniva annientato. Era un inferno”, ha aggiunto Nidal Abdo.
“La partecipazione degli Stati Uniti all’operazione criminale che ha avuto luogo oggi dimostra ancora una volta il ruolo complice dell’amministrazione statunitense, la sua piena partecipazione ai crimini di guerra commessi nella Striscia di Gaza, [e] la falsità delle sue posizioni dichiarate sulla situazione umanitaria e la sua preoccupazione per la vita dei civili”, riferisce il comunicato rilasciato da Hamas.
Alcune fonti riportano che durante l’operazione militare israeliana sarebbe stato usato il molo umanitario costruito dagli Stati Uniti di fronte alla striscia di Gaza, notizia smentita categoricamente dal Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom. Hanno osservato che “le strutture del molo umanitario, comprese le sue attrezzature, il personale e le risorse, non sono state utilizzate” nell’operazione.
Tuttavia, gli israeliani “hanno usato un’area a sud delle strutture per riportare gli ostaggi in Israele in modo sicuro. Qualsiasi affermazione in senso contrario è falsa”, si legge nella dichiarazione. “Il molo temporaneo sulla costa di Gaza è stato installato con un solo scopo: aiutare a trasferire a Gaza l’assistenza aggiuntiva che è urgentemente necessaria per salvare vite umane”. (Al Mayadeen – RT)
Pieno sostegno arriva dalla Casa Bianca all’azione militare israeliana che ha lasciato sul campo oltre 200 palestinesi uccisi, infatti Jake Sullivan ha affermato che Washington “loda il lavoro” dei servizi di sicurezza israeliani che hanno condotto questa “audace operazione”.
Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan ha definito “un successo” l’operazione dell’esercito israeliano per salvare quattro ostaggi israeliani che sono stati rapiti il 7 ottobre 2023 dal movimento palestinese Hamas.
“Le forze di sicurezza israeliane hanno condotto con successo un’operazione per salvare quattro ostaggi dalle grinfie di Hamas a Gaza”, ha detto, aggiungendo che Washington “loda il lavoro dei servizi di sicurezza israeliani che hanno condotto questa audace operazione”.
Da parte sua, l’alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri, Josep Borrell, ha definito l’operazione “spaventosa”. Borrell ha fatto riferimento all’operazione come “un altro massacro” contro i civili, notando che l’UE la condanna “nei termini più energici”. “Il bagno di sangue deve finire immediatamente”, ha aggiunto il diplomatico.
Ma non bastano le continue condanne, occorre prendere provvedimenti seri e non limitarsi alle solite ipocrite dichiarazioni di circostanza. Ma come facciamo nel vecchio continente a smarcarci dalle politiche guerrafondaie della Casa Bianca se l’unica posizione che abbiamo è quella che quotidianamente ci viene fornita dagli Stati Uniti, paese che elogia il massacro compiuto da Tel Aviv..
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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