Danni al gasdotto North StreamDanni al gasdotto North Stream

IL GASDOTTO NORTH STREAM TORNERA’ A FUNZIONARE?

 

E se il gasdotto North Stream che collegava la Russia con la Germania fatto esplodere il 26 settembre 2022 tornasse a funzionare? E quello che ipotizza il giornale tedesco Bild.

L’inviato presidenziale per le missioni speciali degli Stati Uniti, Richard Grenell, ha condotto per diverse settimane “negoziati segreti” in Svizzera sulla ripresa del gasdotto Nord Stream 2 per trasportare gas russo in Germania, riferisce un’inchiesta giornalistica di Bild.

Secondo il rapporto, Grenell, che in precedenza era stato ambasciatore degli Stati Uniti in Germania, “si è recato più volte ufficiosamente in Svizzera per negoziare un accordo” nella città di Steinhausen, dove si trova “la sede della società che gestisce i gasdotti del Mar Baltico Nord Stream 2”.

“Uno dei due tubi del Nord Stream 2 è stato danneggiato dopo l’attacco terroristico alle infrastrutture nel settembre 2022, ma può essere riparato, osserva il tabloid tedesco citando un “rapporto interno”.

Bild suggerisce che il presunto piano per riavviare le operazioni del gasdotto includerebbe un “contratto di fornitura, in cui gli Stati Uniti fungerebbero da intermediario” per trasportare il gas russo sul suolo tedesco.

In questo modo, “gli Stati Uniti regolerebbero la fornitura di gas alla Germania e guadagnerebbero denaro allo stesso tempo”, afferma il rapporto che Washington non sarebbe coinvolto nel processo di fornitura, poiché gli investitori finanziari del paese nordamericano si occuperebbero della questione.

“Fonti del governo tedesco hanno detto ai media che non sanno nulla dei presunti incontri di Grenell in Svizzera. Nel frattempo, lo stesso inviato presidenziale di Trump ha negato qualsiasi coinvolgimento in tali colloqui. Ovviamente in questa fase la riservatezza è d’obbligo.

Allo stesso modo, l’articolo fa riferimento alla pubblicazione del media britannico Financial Times che questa domenica ha riferito che l’idea di riavviare il funzionamento del Nord Stream 2 con il sostegno di investitori statunitensi appartiene presumibilmente all’ex amministratore delegato tedesco dell’operatore del gasdotto, Matthias Warnig.

Tuttavia, Warnig ha negato il suo coinvolgimento in qualsiasi trattativa relativa al Nord Stream 2. Parlando a al Financial Times ha detto che come “persona sanzionata dagli Stati Uniti” non aveva “partecipato a nessuna discussione con alcun politico o rappresentante aziendale statunitense”.

Il quotidiano britannico ha chiesto di commentare la notizia al portavoce presidenziale russo, Dmitri Peskov, che ha affermato di non avere informazioni su alcun negoziato relativo al gasdotto.

D’altra parte, il portavoce ha commentato che i rapporti del recente articolo di Bild non sono veri. “Penso che la persona menzionata in questo articolo lo abbia già smentito. E anche gli statunitensi lo hanno smentito”, ha affermato Peskov, aggiungendo che “attualmente ci sono molte informazioni che non corrispondono alla realtà”. (RT)

Se quanto esposto dal giornale tedesco Bild fosse vero sarebbe la più grande beffa per la Germania degli ultimi anni. Dopo averla messa sul lastrico per la mancanza del gas russo, molto più conveniente di quello liquefatto proveniente dagli Stati Uniti, proprio loro diventerebbero i nuovi fornitori di Berlino, guadagnandoci pure.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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