LE TRANSAZIONI TRA RUSSIA E CINA AVVENGONO IN MONETE NAZIONALI
Le transazioni commerciali tra Russia e Cina avvengono quasi interamente in valute nazionali, raggiungendo il 99%, ha dichiarato il vice primo ministro russo Alexander Novak ai media russi.
Secondo l’alto funzionario russo, i principali settori in cui la cooperazione raggiunge livelli elevati sono quelli di prodotti come petrolio e gas, energia elettrica, industria del carbone e fonti di energia rinnovabili.
A sua volta, il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha affermato che le transazioni commerciali tra le due nazioni in dollari ed euro sono state ridotte al minimo, o al “livello di errore statistico”.
Questa è una chiara conseguenza delle sanzioni imposte dai paesi occidentali alla Russia, se si pensava di isolare Mosca, come era prevedibile del resto, Bruxelles e Washington hanno solo favorito la dedollarizzazione dei loro mercati. Insomma il fallimento in tre settimane della Russia pare proprio non sia avvenuto.
Inoltre il primo ministro russo ha sottolineato che “Le relazioni tra Russia e Cina sono al livello più alto di tutta la sua storia millenaria e continuano a svilupparsi dinamicamente in tutti i settori, nonostante i vari ostacoli e le sanzioni illegali dell’Occidente”, confermando che l’isolamento del suo paese è ben lontano dall’avvenire.
Ha pronunciato queste parole durante un incontro a porte chiuse con il primo ministro del Consiglio di Stato cinese, Li Qiang. Mishustin ha sottolineato che oggi si terrà la 30esima riunione commemorativa dei capi di governo dei due paesi.
Mishustin sta effettuando una visita di due giorni in Cina, dove si prevede che i negoziati affrontino il rafforzamento delle relazioni russo-cinesi e approfondiscano la cooperazione commerciale, economica, culturale e umanitaria, nonché progetti congiunti nel settore dell’energia, dell’industria, dell’agricoltura e dell’istruzione. (RT, Sputnik)
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info