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LA VACCINAZIONE DI MASSA CONTRO IL CORONA VIRUS STA PER INIZIARE MA I DUBBI NON SONO POCHI

Il primo lotto dei vaccini della Pfizer è partito dalla fabbrica in Belgio ed arriverà in Italia per Santo Stefano, poi il 27  dicembre inizierà, in concomitanza con tutti gli altri paesi europei, la campagna di vaccinazione.

Il 27 dicembre verranno vaccinati solo poche persone e la vera e propria vaccinazione di massa degli italiani inizierà solo nelle prime settimane di gennaio 2021. Secondo quanto affermato dal Ministero della Salute l’obiettivo del governo è vaccinare almeno 42 milioni di italiani entro giugno prossimo.

Dato i numeri in gioco ho voluto fare due conti per capire se il nostro servizio sanitario nazionale sarà in grado di sopportare questa enorme mole di lavoro. Se si vogliono vaccinare 42 milioni di italiani questo significa che le vaccinazioni complessive saranno 84 milioni dato che la vaccinazione prevede una prima iniezione ed una successiva dopo circa 3 settimane.

Se dividiamo il numero totale delle vaccinazioni per il numero dei giorni in cui si pensa di terminare la campagna, ovvero 84 milioni diviso 180, otteniamo che ogni giorno bisognerà vaccinare 466 mila persone. Sempre secondo i dati forniti dal Ministero della Salute ogni ora si eseguono circa 6 vaccinazioni, quindi se le varie equipes mediche lavoreranno per 8 ore al giorno verranno vaccinate 48 persone giornalmente ed occorreranno per coprire la campagna vaccinale  almeno 9600 gruppi medici. Ogni gruppo medico è formato da un medico, quattro infermieri e due amministrativi. Alla fine  avremo bisogni di 9600 medici, 38400 infermieri e 19200 amministrativi che lavoreranno sette giorni su sette senza nemmeno un giorno di riposo. Realisticamente questi numeri saranno ovviamente maggiori perché bisogna rispettare i turni di riposo del personale  medico.

Per far fronte alla gran mole di lavoro il Ministero della Salute ha deciso di assumere a tempo determinato 3000 medici e 12000 infermieri, ma se la matematica non mi inganna sono pochini a meno che non si usino per la campagna di vaccinazione i medici ed il personale medico ed infermieristico attualmente in forza agli ospedali lasciando i vari reparti scoperti. Cosa piuttosto improbabile dato che già adesso in personale non è sufficiente a coprire il fabbisogno ospedaliero.

Altro punto importante da non trascurare in una campagna vaccinale come questa è il seguente. Il primo vaccino inoculato sarà quello della Pfizer ma come spesso ci viene detto poi saranno usati quelli fabbricati da Moderna e da Astra Zeneca. Occorrerà tenere ben presente che una persona che abbia ricevuto la prima dose di vaccino Pfizer dovrà essere vaccinato con la seconda dose dello stesso vaccino, quindi bisognerà coordinare con estrema precisione le varie fasi per evitare che manchi la seconda dose del vaccino, rendendo la vaccinazione inutile, e che ad una persona non venga per errore iniettata la seconda dose di un altro vaccino. Inoltre bisognerà richiamare ogni vaccinato per la seconda dose in un tempo molto stretto, infatti la seconda iniezione deve essere eseguita in un lasso di tempo di pochi giorni.

Altro aspetto da non sottovalutare è che le persone purtroppo devono anche lavorare e non sarà facile coordinare gli impegni di lavoro con i tempi del vaccino. In Italia inoltre ci sono moltissimi piccoli comuni e frazioni da raggiungere, presumibilmente non sarà possibile vaccinare gli abitanti in loco ma dovranno essere spostati presso le 3000 strutture dedicate allo scopo. 

Come si vede i problemi da affrontare sono molteplici, ma il nostro Servizio Sanitario Nazionale ed il Ministero della Salute saranno in grado di coordinare questa epocale campagna di vaccinazione? I dubbi credo siano legittimi dato le precedenti esperienze. Non avevamo un piano pandemico aggiornato, non disponevamo dei materiali di protezione per il personale sanitario, non siamo stati in grado di organizzarci per far fronte alla preannunciata seconda ondata della pandemia. Il Ministero della Salute ha annunciato di aver predisposto un piano vaccinale per far fronte alla prossima campagna, speriamo che almeno questo esista e non sia un semplice copia ed incolla di un altro piano vecchio di oltre 10 anni come sembra sia avvenuto con quello pandemico. 

Per concludere a parte i grandi proclami ancora nessuno parla del piano vaccinale messo a punto  dal Ministero della Salute e nessuno sa come si svolgerà la vaccinazione di massa nonostante manchino solo una quindicina di giorni al suo inizio.

Come recitava una nota canzone di Lucio Battisti “lo scopriremo solo vivendo”.

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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