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IN AFGANISTAN SE SEI DONNA ED HAI PIU’ DI 12 ANNI NON PUOI CANTARE DI FRONTE AD UN PUBBLICO DI UOMINI

Mercoledì scorso, la catena televisiva afghana Ariana News ha pubblicato una lettera firmata dal Ministero dell’Istruzione del paese che vieta alle studentesse di età superiore ai 12 anni di cantare l’inno nazionale o qualsiasi altra canzone di gruppo in occasione di eventi in cui ci sono uomini, riporta RT. 

Alle studentesse sarà consentito cantare solo se il pubblico sarà composto interamente da donne. Inoltre, gli insegnanti di canto maschile non potranno insegnare alle studentesse canto.

Najiba Arian, portavoce del ministero dell’Istruzione, ha confermato la legittimità della lettera e ha aggiunto che la misura si applica a tutte le scuole, sia private che governative, riferiscono i media locali. Secondo Arian, la decisione è stata presa su richiesta di studenti e genitori.

Sui social media, tuttavia, molti utenti hanno condannato la decisione ed hanno qualificato la mossa del governo inaccettabile paragonandola all’ideologia talebana. ”Non fa bene all’immagine della Repubblica se iniziano a emulare gli stessi valori dei talebani”, ha detto il giornalista Ruchi Kumar in un tweet.

Un altro utente di Twitter ha notato che il Ministro dell’Istruzione Rangina Hamidi fino ad ora si era distinta per essere sostenitrice dei diritti delle donne, ma ora usa la sua voce per “zittare le giovani donne afghane”.

Alcuni , hanno difeso la misura supponendo che sia stata adottata a causa di denunce di molestie nei confronti di minori, mentre altri utenti hanno assicurato che questa decisione non aiuterà a risolvere il problema.

In ogni caso la strada per una piena integrazione della donna nella società afgana sembra che sia molto lontano dal venire. I pregiudizi alimentati dalle influenze religiose nel paese asiatico relegano le donne ad un ruolo marginale che nel ventunesimo secolo non è più accettabile. Inoltre sembra proprio che la decennale guerra non abbia, come era del resto ovvio, portato ne democrazia ne diritti alle donne.

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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