Alcuni dei membri del Movimento San IsidroAlcuni dei membri del Movimento San Isidro

RIUNIONE SEGRETA DEI GRUPPI CONTRORIVOLUZIONARI CUBANI

Questa sera il telegiornale della televisione cubana ha riportato in un dettagliato reportage la notizia di una riunione segreta avvenuta nei giorni scorsi tra i gruppi controrivoluzionari cubani Movimento di San Isidro e N 27.

La riunione ha visto la partecipazione dei membri dei due gruppi controrivoluzionari attivi da alcuni mesi sull’isola e si è svolta in una abitazione della capitale L’Avana. Nella riunione i partecipanti hanno coinciso sulla necessità che i due gruppi lavorino congiuntamente per sovvertire il governo dittatoriale di Cuba. 

Il Movimento San Isidro era balzato alla cronaca nel novembre dello scorso anno quando una decina di persone iniziarono uno sciopero della fame e della sete per protestare contro l’arresto di un suo componente, il signor Denis Solis, incarcerato per resistenza ed oltraggio alle forze dell’ordine. Sciopero della fame e della sete però condotto con metodi discutibili: infatti in varie foto e video i membri del movimento erano stati ritratti mentre acquistavano generi alimentari. Inoltre durante lo sciopero della fame furono realizzate numerose feste con molti invitati. Il gruppo protestava anche perché secondo loro a Cuba vigerebbe una censura alla cultura e per questo furono incontrati presso il Ministero della Cultura.

Vediamo cosa hanno deciso i due gruppi controrivoluzionari durante la riunione segreta. Come detto prima di tutto hanno deciso di unire gli sforzi per combattere il governo cubano poi hanno stilato una vera e propria piattaforma programmatica in cinque punti.

Il primo punto è quello di contattare altri gruppi controrivoluzionari in Cuba e singoli dissidenti presenti sull’isola che abbiano più esperienza nella lotta al regime, da attuarsi nel mese di aprile. Secondo punto da realizzarsi a maggio: chiedere un incontro al governo per discutere i punti di disaccordo nella politica.

Quindi, terzo punto, arrivare al mese di agosto e tergiversando non raggiunger alcun accordo con lo stato. Nel mese di novembre, quarto punto della piattaforma, organizzare uno sciopero generale sull’isola chiedendo un nuovo referendum costituzionale da realizzarsi, quinto passo, in dicembre.

La piattaforma sembra ben definita ma durante la riunione i punti di disaccordo sembrano essere maggiori di quelli che uniscono i due gruppi. Primo tra tutti i partecipanti si sono chiesti a vicenda da dove arrivano i soldi per finanziare l’attività e chi li mette, poi chi sarà il leader della protesta. Su questo ultimo punto sembra sia stato deciso che la lotta non deve prevedere un leader ma una gestione collegiale. Gestione questa che toglierebbe di mano la gestione finanziaria della lotta al leader.

Alcune considerazioni vanno fatte. Prima fra tutte i partecipanti hanno manifestato un grande interesse ai soldi che arriveranno sull’isola, come dire che la lotta se non è ben retribuita non viene fatta. Come sempre la controrivoluzione cubana è più attenta al portafoglio che alle istanze politiche da portare avanti. Secondo: meno male che la riunione era segreta altrimenti se non lo fosse stata cosa avremmo saputo ancora? A tale riguardo i partecipanti hanno deciso di incontrarsi ogni settimana in un posto diverso, forse la prossima riunione sarà davvero segreta. Terza considerazione, ma non per importanza, è quella che i gruppi sembrano essere infiltrati date le precise notizie apparse nel reportage del telegiornale cubano. Forse un poco di segretezza non guasterebbe.

In ogni caso non bisogna sottovalutare l’accaduto perché anche se infiltrati questi gruppi godono di ingenti finanziamenti e di una copertura mediatica di livello internazionale. Questa sarà la nuova politica che intende perseguire il nuovo inquilino della Casa Bianca verso Cuba? 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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