Santiago OchoaSantiago Ochoa

TROVATA IN COLOMBIA LA TESTA DI UN GIOVANE MANIFESTANTE IN UN SACCO DI PLASTICA IN UN GIARDINO 

 

In Colombia gli orrori non hanno fine: in un giardino di una casa è stata trovata dentro un sacco di nylon la testa mozzata di un giovane manifestante che risultava disperso.

La testa mozzata di un giovane è stata trovata nel giardino prospiciente una casa nella località di  Aguaclara nella città di Tuluá nel dipartimento della Valle del Cauca nel sud ovest della Colombia. La testa è stata rinvenuta dentro un sacco di plastica ed apparteneva, secondo la senatrice Griselda Lobo, meglio conosciuta come Sandra Ramirez, a Santiago Ochoa che è stato catturato, torturato e poi decapitato. 

Santiago Ochoa aveva partecipato alle manifestazioni contro il governo di Ivan Duque iniziate il 28 aprile fin dai primi giorni. Secondo i suoi famigliari il giovane si era allontanato dalla sua casa sabato scorso in bicicletta ma non vi ha fatto ritorno. I famigliari non avendolo visto ritornare avevano denunciato la sua scomparsa alla polizia fino al macabro ritrovamento. Secondo alcune testimonianze la borsa con la testa di Santiago Ochoa sarebbe stata lasciata nel giardino della casa da alcune persone in motocicletta ma che ancora non sono state identificate.

La Senatrice ha inoltre denunciato che nella zona, sulle rive e dentro alcuni fiumi, sono stati ritrovati corpi di persone smembrate, fatte a pezzi e decapitate. Il comandante della Polizia del dipartimento di Valle del Cauca, Jorge Urquijo Sandoval, ha postato un video sul suo account Twitter, in cui scagiona dalla responsabilità di questo fatto i membri della Squadra Mobile Antisommossa (Esmad), una forza di polizia a cui attribuiscono violazioni dei diritti umani durante le manifestazioni.  

“E’ importante chiarire che una volta rientrato l’ordine pubblico nel comune di Tulua, da circa un mese, non c’è stata alcuna azione da parte degli ufficiali in uniforme Esmad in questo Comune e respingiamo con forza le accuse irresponsabili che vengono mosse attraverso i social network che collegano i nostriagenti a questi fatti deplorevoli”, ha sottolineato Urquijo. 

Il comandante della polizia ha dichiarato che darà una ricompensa di 10 milioni di Pesos, poco più di 2600 dollari, a chi fornirà informazioni per la cattura degli autori materiali ed intellettuali  del delitto. Al momento non è stato ancora ritrovato il resto del corpo del giovane ucciso.

Come sempre nessuno ha visto niente, nessuno è responsabile dei fatti di sangue che ogni giorno accadono, ma in Colombia si continua a morire solo per aver partecipato ad una manifestazione e nessuno a livello internazionale si mobilita per fermare questa mattanza.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.infohttps://www.youtube.com/watch?v=SLeWV_pLqwA

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