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LA COSTRUZIONE DELLA BASE MILITARE NEL PARCO PROTETTO DI COLTANO A PISA NON E’ IN DISCUSSIONE SECONDO IL GOVERNO 

 

Il governo non fa marcia indietro sulla costruzione della nuova base militare individuata a Coltano dentro il parco protetto di Migliarino- San Rossore e Massaciuccoli, nei pressi di Pisa, vicino all’aeroporto militare per alloggiare i reparti speciali dei Carabinieri.

la scelta del Governo è chiara ossia destinare i reparti speciali dei carabinieri (Gruppo di intervento speciale, 1º reggimento paracadutisti “Tuscania” e il Centro cinofili) ad una nuova sede individuata a Coltano dentro il parco Migliarino- San Rossore e Massaciuccoli enon sembra proprio che possa essere messa in discussione.

La nuova base occuperà un’area di circa 730mila metri quadri,  per un totale di oltre 440mila metri cubi, destinati a ospitare più di mille uomini. Di questa superficie, secondo quanto illustrato, cinque ettari saranno destinati per le edificazioni, quaranta a viabilità e servizi, mentre 28 saranno mantenuti a superficie verde.

Quale momento migliore di quello attuale per accelerare le procedure per la costruzione della base visti i venti di guerra che soffiano in Europa.  Il progetto era comunque conosciuto dalle autorità locai e regionali da almeno un anno.

Per la prima volta il governo ha dovuto rispondere in forma ufficiale sui motivi che lo spingono a costruire la maxi base nel parco protetto di Coltano. Lo ha fatto per bocca del sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso, incaricato di rispondere alla Camera, a un’interpellanza urgente della deputata di Manifesta Yana Ehm. 

Nella sua risposta  Sasso ha confermato le indiscrezioni sul costo complessivo dell’opera, stimato in 190 milioni di euro. E ha giustificato la scelta del luogo dove costruirla, argomentando che si trova “in una posizione del tutto marginale del parco regionale”, mentre riveste una certa importanza strategica in quanto “dista meno di 10 chilometri sia dall’aeroporto di Pisa, dove è collocata la 46esima Brigata dell’Aeronautica Militare, sia dalla principale area di addestramento di cui si avvalgono il Gis e il Reggimento Tuscania”, ovvero i reparti che si dovrebbero trasferire nella base, riporta Fanpage.

Inoltre, secondo il governo, le attuali sedi che ospitano i reparti speciali dei Carabinieri non sono adeguate al loro scopo e quindi la costruzione di una nuova base è imprescindibile e non potrà essere messa in discussione.

La sede di Coltano viene giudicata marginale rispetto al Parco e l’impatto ambientale per il Governo sarà nullo perché a Coltano già si trova un’area militare , quella dell’ex centro Radar,  da tempo in disuso. La costruzione della base sarà affidata a un commissario straordinario dentro quella procedura semplificata che consente di realizzare ogni intervento in fretta. Alle amministrazioni locali viene offerta la possibilità di individuare soluzioni alternative fermo restando che questa base dovrà trovarsi in una area vicina all’aeroporto militare di Pisa da dove partiranno per le zone di guerra, scrive il Blog dei Delegati eLavoratori Indipendenti di Pisa.

Insomma la base dovrà essere costruita in fretta aggirando tutte le leggi usando per questo la procedura semplificata e verrà nominato un commissario speciale. Alle amministrazioni locali e regionali, ammesso siano interessate alla salvaguardia del parco, ma non sembra, non resta alternativa dato che la base deve essere vicina all’aeroporto di Pisa per permettere il rapido spostamento dei militari in caso di necessità ovvero di partecipazione ad una guerra inventata come al solito dalla Nato.

Tanto per gettare un po’ di fumo negli occhi e giustificarne la costruzione nella risposta del governo si legge che “- i criteri di progettazione perseguono un bassissimo impatto ambientale e paesaggistico che, oltre agli interventi di mitigazione e compensazione individuati durante l’iter di approvazione, garantiranno emissioni pressoché nulle grazie alla coibentazione delle superfici verticali e orizzontali e al ricorso a sistemi di riscaldamento e condizionamento con impianti fotovoltaici e solare termico”. 

La base non provocherà all’ambiente circostante nessun inquinamento ma resta il fatto che una base militare viene costruita per ospitare militari che all’occorrenza parteciperanno a guerre e non monaci certosini. Poi vengono prese a pretesto le ricadute economiche che la base avrà sulle comunità circostanti.

Infatti, secondo la versione del governo, il progetto non sarebbe penalizzante per il territorio, ma anzi avrebbe ricadute positive perché – oltre al coinvolgimento delle maestranze e delle aziende e dell’indotto nella realizzazione e nella gestione della base – verrano costruiti all’interno “anche un asilo nido e impianti sportivi che verranno messi a disposizione anche della collettività, nonché di un centro di educazione ambientale”.

l’opera creerà potenzialmente un indotto stimato di circa 5-6 milioni di euro con molte decine di persone direttamente impiegate dalle ditte appaltatrici di servizi generali

Sono davvero fortunati quindi gli abitanti della zona che vedranno un aumento esponenziale del loro reddito ma questo è altro fumo negli occhi gettato con astuzia in un momento di crisi economica. Infine il portavoce del governo ha assicurato che i soldi necessari, stimati in 190 milioni di Euro, ma sappiamo benissimo come procedono le cose in Italia, non arriveranno dal PNRR ma  l’opera sarà finanziata attraverso il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021/2027.

Ma davvero in questo momento c’è la necessità di costruire una nuova base militare e sperperare centinaia di milioni di Euro per questa opera quando le necessità degli italiani sono chiaramente altre?

Dopo l’accelerazione sull’aumento delle spese militari che arriveranno entro il 2028 al fatidico 2 per cento del Prodotto Interno Lordo come voluto dagli Stati Uniti la fedeltà atlantista di questo governo sembra proprio non avere fine. Penso convintamente che il governo dei migliori sia davvero il migliore possibile per la Nato e gli Stati Uniti, non ricordo un esecutivo così fedele all’alleanza atlantica  come quello attuale.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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