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la piu’ grande impresa energetica tedesca continuera’ ad acquistare il gas russo per altri dieci anni 

 

Tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare: nonostante la volontà di non acquistare più il gas dalla Russia la più grande impresa importatrice di gas in Germania non sospenderà l’acquisto per almeno dieci anni.

Le sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia ogni giorno si implementano ma nonostante tutti i tentativi di non dipendere più dal suo gas il vecchio continente non può farne a meno.

La società energetica tedesca Uniper continuerà a importare gas naturale russo per un altro decennio, ha affermato il suo amministratore delegato, Klaus-Dieter Maubach.  “I contratti a lungo termine per l’acquisto di gas dalla Russia saranno in vigore fino alla metà degli anni ’30”, ha affermato mercoledì in un’assemblea generale virtuale della società.

Tuttavia, questi contratti non saranno prorogati e non se ne prevede di nuovi, ha affermato il responsabile di Uniper, uno dei maggiori acquirenti europei di gas naturale dalla Russia e principale importatore di idrocarburi in Germania.

Per quanto riguarda invece  i pagamenti alla russa Gazprom per la fornitura – in scadenza a fine maggio – Maubach è fiducioso di poterli processare tutti, anche in futuro, aderendo sia alle linee guida dell’Unione Europea sia alle richieste russe.

“Pagheremo in euro su un conto di Gazprombank in conformità con il nuovo meccanismo di pagamento. Ciò garantisce il nostro tempestivo adempimento del contratto”, ha affermato il dirigente.

Come spiega Uniper sul proprio sito, i contratti di importazione a lungo termine della società con la Russia giocano un “ruolo chiave” nell’approvvigionamento di gas in Europa, e soprattutto in Germania, che “dipende per oltre il 90% dalle importazioni di gas naturale”.

Dei 370 terawattora di elettricità forniti dall’azienda, circa 200 sono prodotti con il gas proveniente dalla Russia quindi non è possibile per la società interrompere le forniture.  Uniper riceve anche idrocarburi da altri fornitori come Norvegia, Paesi Bassi, Azerbaigian, Stati Uniti e Qatar, ha spiegato Maubach.

La società ribadisce nel suo rapporto al cda di ieri che manterrà il flusso di energia dalla Russia, poiché una restrizione dell’approvvigionamento in questo momento “danneggerebbe gravemente l’industria e la società”.

Tuttavia, l’obiettivo dell’azienda è trovare “modi e mezzi per rendere più diversificata la fornitura di gas per la Germania e l’Europa a lungo termine”.  “Stiamo accelerando ulteriormente la diversificazione del nostro portafoglio energetico, un processo che abbiamo già avviato. Lo stiamo facendo espandendolo per acquisire ulteriori volumi di gas naturale liquefatto da varie fonti e paesi”, ha concluso Maubach.

Secondo l’analista Pedro Mouriño, fondatore e direttore esecutivo del conglomerato Iber-Atlantiс Global Corporation, nonostante la durezza della retorica dell’Unione Europea contro Mosca, il blocco comunitario non può fare a meno dell’energia russa nel breve termine.  “Avrebbe un impatto in termini di carenze di mercato e prezzi inaccessibili”, ha affermato.

Intanto già la metà delle 54 imprese che acquistano il gas dalla Russia si sono adeguate alla nuova forma di pagamento ed hanno aperto conti in Euro e Rubli presso la Gazprom Bank, compresa la nostra Eni.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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