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REPRESSE CON LA FORZA LE MANIFESTAZIONI CONTRO IL CARO VITA IN FRANCIA

 

Si sono svolte in numerose città francesi manifestazioni di protesta contro il caro vita e durante le proteste i manifestanti sono stati caricati dalle forze dell’ordine.

Le manifestazioni organizzate dal principale sindacato francese, la Confederazione Generale dei Lavoratori, si son svolte in oltre 200 città della Francia per protestare contro il caro vita, tra le richieste dei manifestanti  vi è anche la richiesta di aumenti salariali e l’indicizzazione degli stipendi all’inflazione  per far fronte agli innumerevoli aumenti.

In risposta a queste manifestazioni le forze dell’ordine hanno caricato pesantemente i manifestanti con l’uso di manganelli e lancio di lacrimogeni. Gli agenti di polizia della capitale francese hanno usato tutti i mezzi a loro disposizione, compresi brutali pestaggi a donne, anziani, studenti e giornalisti, per disperdere la massiccia protesta antigovernativa.

Le forze dell’ordine avevano già dovuto ricorrere ai gas lacrimogeni qualche giorno fa, ma le immagini catturate martedì e pubblicate sui social  mostrano un’escalation della violenza. In un video si può vedere una folla di poliziotti armati che caricano un gruppo di manifestanti che si rifugiavano dietro una barricata improvvisata. Un altro mostra gli agenti colpendoli con i loro manganelli e spruzzandoli con gas al pepe. Hanno fatto violenza anche contro persone che non hanno usato alcun tipo di forza per resistere alla polizia.

Tra le persone ferite anche giornalisti e fotoreporter che documentavano le proteste. Tra i feriti figura anche il fotoreporter siriano Zakaria Abdelkafi che è stato ferito alla testa nonostante non stasse partecipando alle proteste, riferisce la fotoreporter dell’agenzia Sipa Gabrielle Cézard.

Riguardo allo sciopero francese il Segretario Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista S.E. Maurizio Acerbo in un comunicato stampa afferma che “In Italia bisogna fare come in Francia e ci sarebbero ragioni anche più forti dato che l’aumento delle bollette è assai superiore a quello francese”.

Acerbo confida che anche in Italia ci sia una mobilitazione popolare che faccia propria la piattaforma proposta dai sindacati francesi, a tale proposito dichiara che “I sindacati francesi chiedono di aumentare salari e pensioni per adeguarli all’inflazione attraverso la scala mobile, come ha spiegato il segretario della CGT”. 

“Il miglior antidoto alle destre fascistoidi è la lotta popolare e la mobilitazione della classe lavoratrice. Lo sciopero è stato anticipato domenica scorsa dalla grande marcia contro il carovita a Parigi conclusa con il comizio di Melenchon che ha invitato a trasformare la NUPES, la coalizione di sinistra arrivata seconda alle legislative, in un nuovo Fronte Popolare.

Una nuova sinistra popolare e anticapitalista è necessaria anche in Italia. Quello francese è un buon esempio da imitare sia sul piano politico che sindacale”, conclude Maurizio Acerbo il suo comunicato.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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