CONFISCARE I BENI DELLA RUSSIA ALL’ESTERO PER FINANZIARE LA RICOSTRUZIONE IN UCRAINA 

 

L’intenzione dell’Unione europea non è solo quella di congelare i beni russi all’estero, ma la loro confisca totale, ha ammesso la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Inoltre, ha promesso di finanziare una ricostruzione di emergenza dell’infrastruttura energetica dell’Ucraina per un miliardo di euro.

“Il nostro obiettivo non è solo il congelamento, ma anche il sequestro dei beni (…) Stiamo lavorando su questo, abbiamo creato un gruppo di lavoro. Anche gli esperti internazionali stanno partecipando”, ha dichiarato Von der Leyen durante la conferenza tenutasi a Berlino sulla ricostruzione dell’Ucraina.

La Presidente della commissione Europea ha spiegato che gli esperti in particolare “stanno stabilendo quale quadro legale è necessario per confiscare i beni già bloccati e usarli per finanziare la ricostruzione dell’Ucraina”.

Von der Leyen ha inoltre promesso di finanziare una ricostruzione di emergenza dell’infrastruttura energetica dell’Ucraina per un valore di un miliardo di euro. A tale proposito il 21 ottobre, l’unione Europea ha dato istruzioni alla Commissione Europea di preparare proposte su come usare i beni della Russia congelati all’estero per finanziare la ricostruzione. 

Da parte sua il presidente del Comitato per la legislazione costituzionale del Senato russo, Andrei Klishas, ha definito una rapina l’obiettivo dell’UE di confiscare i beni della Russia.

“La Presidente  della Commissione europea ha finalmente detto la verità. L’obiettivo è il furto di beni russi per ragioni politiche e vogliono preparare una base legale per questo sfacciato furto”, ha scritto Klishas sul suo canale Telegram.

Il senatore ha ricordato che non esiste una base legale per la confisca dei beni russi, e ha accusato l’Europa di non rispettare la tradizione giuridica,, la protezione dei diritti di proprietà, e i diritti umani.

Tra le varie sanzioni applicate alla Russia dopo l’inizio dell’operazione speciale in Ucraina figura anche il congelamento della metà delle riserve internazionali del paese in oro e valuta estera, equivalenti a circa 300 miliardi di dollari.

Secondo il database Castellum.AI, la Russia è il paese più punito al mondo dalle sanzioni, davanti all’Iran, alla Siria, alla Corea del Nord e al Venezuela. Dal 22 febbraio sono state attivate più di 9.900 nuove misure restrittive contro il paese, in aggiunta alle 2.695 che erano già in vigore. (Sputnik)

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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