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la malesia vuole sganciarsi dal dollaro

Il Primo Ministro della Malesia ha riproposto al Presidente cinese Xi Jimping la sua vecchia idea di creare un fondo monetario asiatico per ridurre la dipendenza dal dollaro statunitense.

La Cina ha risposto ovviamente positivamente ed ha affermato  di essere aperta a colloqui con la Malesia sulla formazione del Fondo Monetario Asiatico, ha annunciato il primo ministro malese Anwar Ibrahim, riproponendo una proposta di diversi decenni fa con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dal dollaro e dal Fondo Monetario Internazionale.

Il presidente ha rivelato martedì che, durante la sua visita ufficiale in Cina la scorsa settimana, il presidente Xi Jimping ha dato il benvenuto a nuovi colloqui sulla questione. “Non c’è motivo per cui la Malesia continui a dipendere dal dollaro”, ha sottolineato Anwar, che ricopre anche la carica di ministro delle finanze, in un discorso al Parlamento, citato da Bloomberg.

Ha anche detto che la Banca Centrale del suo paese sta già lavorando per permettere a entrambi gli stati di negoziare affari commerciali usando le loro valute nazionali, lo yuan e il ringit.

Anwar ha raccontato di aver inizialmente proposto di formare il Fondo Monetario Asiatico durante il suo primo mandato come ministro delle finanze negli anni 1990. In quel momento, però, la sua idea non prese piede perché il dollaro sembrava ancora forte. “Ma ora, con la forza delle economie di Cina, Giappone e altre, penso che dovremmo discutere di questo, almeno considerare il Fondo Monetario Asiatico e, in secondo luogo, l’uso delle nostre rispettive valute”, ha sottolineato.

Le dichiarazioni del presidente malese arrivano pochi mesi dopo che gli ex funzionari di Singapore hanno discusso cosa dovrebbero fare le economie della regione per mitigare i rischi di un dollaro forte che indebolisce le valute locali, compresa quella della Malesia, la cui economia è un importatore netto di cibo. (RT)

Insomma un’altra proposta che va nella direzione della dedollarizzazione delle economie arriva dalla Malesia e si affianca alle oramai numerosissime azioni intraprese da altri paesi stanchi dell’egemonia del dollaro. La linea è tracciata ma a Washington come la prenderanno? Armeranno i loro bombardieri e bombarderanno mezzo mondo?

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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