Zelensky e BidenZelensky e Biden

GLI STATI UNITI STAVANO SPIANDO ZELENSKY 

 

Tra i documenti filtrati alcuni giorni fa dal Pentagono ve ne è uno dal quale si evince che il presidente ucraino Zelensky è stato spiato dall’intelligence statunitense.

Gli Stati Uniti hanno spiato il presidente ucraino Vladimir Zelenski, ha riferito domenica la CNN, dopo aver esaminato i documenti classificati del Pentagono e delle agenzie speciali statunitensi recentemente trapelati sui social media.

Una fonte vicina al presidente ucraino ha indicato che il fatto rivelato non è sorprendente, anche se le autorità di Kiev sono “profondamente frustrate” dalla fuga di notizie.

Non ci dobbiamo stupire del fatto che Zelensky sia stato spiato dai suoi stessi alleati, infatti per gli Stati Uniti gli alleati non sono altro che meri esecutori delle loro politiche, quindi tenere sotto controllo i presidenti è una pratica, per loro. del tutto legittima.

Bisogna assicurarsi che gli alleati compiano con gli ordini impartiti e allora quale modo migliore per esserne certi che non quello di spiarli? Non è la prima, e non sarà neppure  l’ultima volta, che un presidente amico viene spiato: ricordiamo un caso per tutti, quello della ex Cancelliera tedesca Angela Merkel spiata per anni dalla National Security Agency (NSA) rivelata dai documenti segreti resi noti da Edward Snowden.

Ma cosa contenevano i documenti segreti filtrati e pubblicati su vari social network la scorsa settimana? 

I materiali pubblicati, presumibilmente elaborati a febbraio e marzo dal Pentagono e dalle altre agenzie di sicurezza statunitensi, si concentrano su questioni come le perdite approssimative dell’Ucraina e della Russia dall’inizio del conflitto, le armi e le attrezzature di cui Kiev avrà bisogno in futuro, il programma delle consegne da parte di Washington e della NATO, il numero di truppe e il materiale bellico presente sui diversi fronti, le capacità della difesa antiaerea

Inoltre, i documenti scoperti menzionano che gli Stati Uniti presumibilmente “sono penetrati così profondamente nell’esercito russo e nei suoi comandanti che possono avvertire l’Ucraina in anticipo degli attacchi e valutare in modo affidabile i punti di forza e di debolezza delle forze russe”, ha riferito domenica il Washington Post.

I documenti non si concentrano solamente  sull’Ucraina,  sugli aiuti e gli  armamenti dell’Occidente forniti a Kiev, ma riportano anche dettagli come lo spionaggio di Washington su Israele o la Corea del Sud, due storici alleati degli Stati Uniti,, tra gli altri.

La questione chiave è chi c’è dietro la fuga di notizie, ma “nessuno” ha la risposta, dice l’agenzia Bloomberg. Uno degli alti funzionari statunitensi che ha parlato con Reuters sotto anonimato ha notato che le indagini stanno analizzando quattro o cinque teorie che vanno da “un dipendente scontento a una minaccia interna che voleva minare attivamente gli interessi di sicurezza nazionale” di Washington.

Le fonti della Reuters non hanno escluso che i documenti potessero essere stati manipolati per confondere gli investigatori o per diffondere informazioni false, riporta RT.

 

AAndrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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