Il Presidente cubano Miguel Diaz CanelIl Presidente cubano Miguel Diaz Canel

LE ELEZIONI NEGLI STATI UNITI E LA BASE DI SPIONAGGIO CINESE A CUBA 

 

Le elezioni negli Stati Uniti si avvicinano e Cuba viene usata, non per la prima volta, come argomento per ottenere voti dalla comunità cubana in esilio di Miami.

Gli Stati Uniti sono in perenne campagna elettorale: finite le elezioni presidenziali inizia la campagna elettorale per le elezioni di medio termine, terminate queste inizia nuovamente la campagna per le successive presidenziali. Cuba è un argomento sempre verde per ottenere i consensi dai cubani in esilio in Florida, stato che da sempre è determinante nell’elezione del nuovo presidente statunitense.

Quindi tenere l’isola caraibica al centro della politica fa parte della strategia elettorale dei due schieramenti politici che si contendono la Casa Bianca. L’ultima invenzione di Washington riguardo a Cuba è l’esistenza sull’isola di una base cinese che dovrebbe spiare le conversazioni del paese nord americano.

La notizia era stata pubblicata dal The Wall Street Journal, per altro senza fornire alcuna prova ma citando una fonte anonima. alcune settimane fa, alcuni giorni prima del viaggio del Segretario di Stato Blinken in Cina. Il quotidiano statunitense aveva affermato che il governo cinese stava costruendo una base militare che doveva monitorare le comunicazioni provenienti dagli Stati Uniti.

Notizia che aveva messo in allarme la Casa Bianca e tutte le cancellerie del mondo perché non è pensabile che qualcuno possa ascoltare ciò che viene detto negli Stati Uniti mentre loro, si ricordi quanto svelato da Edward Snowden nel 2013, lo hanno fatto per decenni.

Subito Donald Trump, in corsa per diventare nuovamente inquilino della Casa Bianca, si è fiondato sulla notizia affermando che, sotto la sua presidenza, la Cina avrebbe dovuto tirare fuori le sue presunte basi o le sarebbero cadute come un martello sanzioni draconiane. Il promotore di più di 240 misure sanzionatorie contro Cuba si è proclamato  orgoglioso della sua relazione con la destra cubana di Miami e di aver ricevuto la menzione “Bahía de Cochinos”, un riconoscimento in memoria al tentativo di invasione statunitense a Playa Giròn. Per chi non conosce lo spagnolo “coquino” significa maiale, miglior riconoscimento Trump non poteva ricevere.

Poi i media della destra ispano-americana come Infobae, Diario de las Américas o Univisión si sono allineati alludendo a un anonimo funzionario dell’amministrazione Biden che sosteneva che i cinesi stavano spiando gli Stati Uniti da Cuba da quattro anni. La presunta rivelazione ha trovato eco in tutte le agenzie e i principali media del mondo che supinamente rimbalzano qualunque notizia proveniente dagli Stati Uniti come fosse oro colato.

Il senatore anti-cubano Marco Rubio e il suo ventriloquo alla Camera dei Rappresentanti María Elvira Salazar si sono subito accodati.

, Dopo l’articolo del Wall Street Journal, la deputata Maria Elvira Salazar, rappresentante dell'”industria anticubana” al Campidoglio, ha scritto sul suo account Twitter: “I cinesi invadono il nostro emisfero e l’amministrazione Biden sembra non preoccuparsi. Non sono solo ponti, strade, stadi di calcio e strutture spaziali. Una base per spiare e addestrare i militari a 90 miglia dagli Stati Uniti” stanno costruendo.”.

“Gli Stati Uniti devono rispondere ai continui e sfacciati attacchi della Cina contro la sicurezza della nostra nazione. Dobbiamo chiarire che sarebbe inaccettabile per la Cina stabilire una struttura di intelligence a meno di 100 miglia dalla Florida e dagli Stati Uniti, in una zona anch’essa popolata da strutture militari chiave e da un ampio traffico marittimo”, hanno detto Rubio e Mark Warner, leader del comitato di intelligence del Senato, in una dichiarazione.

Noam Chomsky ha scritto che  “Oggi, l’unico modo per gli Stati Uniti di attaccare un nemico molto più debole è costruire un’enorme offensiva propagandistica che lo esponga come il male assoluto, e anche come una minaccia alla nostra sopravvivenza stessa. Questo è stato lo scenario che Washington ha eretto nel caso dell’Iraq”.

Il modus operandi nei confronti di Cuba, e nei confronti di altri paesi, è sempre lo stesso: inventare una nuova minaccia che giustifichi l’applicazione di nuove sanzioni o che giustifichi il mantenimento delle vigenti. Subito dopo l’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump sono  stati inventati gli attacchi sonici alla rappresentanza diplomatica presente a L’Avana. Dopo innumerevoli indagini scientifiche è stato stabilito che tutto era una menzogna ma le sanzioni applicate a Cuba per i presunti attacchi sonori sono rimaste vigenti e neppure il nuovo presidente Joe Biden, ovviamente per non inimicarsi la comunità cubana di Miami, le ha revocate.

Oggi si è inventato che la Cina starebbe spiando gli Stati Uniti da Cuba. Si è vociferato che la base si troverebbe a  Guantánamo, Baracoa, Las Tunas, Bejucal. Un intero regno militare cinese a Cuba sarebbe presente.

Ovviamente dal governo cubano hanno smentito categoricamente quanto affermato dal The Wall Street Journal. Il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodríguez Parrilla ha detto il 12 giugno che “siamo di fronte a una nuova operazione di disinformazione, come molte altre che si sono generate negli Stati Uniti nella loro lunga storia di ostilità contro il nostro paese”.

Il  portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha detto che: “Come tutti sappiamo, diffondere voci e calunnie è una tattica comune degli Stati Uniti, e interferire gratuitamente negli affari interni di altri paesi è il loro brevetto”.

Rubio e l’estrema destra americana vogliono soffocare a tutti i costi il popolo cubano. Non vogliono investimenti e commercio russo o cinese con Cuba, non vogliono il minimo gesto di avvicinamento degli Stati Uniti all’isola,. Il loro odio viscerale contro Cuba li consuma e li rende ciechi.

, Ma non solo dalla destra si sono levati gli scudi, infatti il segretario di Stato ha dichiarato che gli sforzi della Cina a Cuba facevano parte di uno sforzo globale di Pechino per espandere la sua presenza all’estero. Insomma quando si parla di Cuba sia i democratici che i repubblicani si trovano d’accordo. 

Come detto le elezioni presidenziali si avvicinano e creare un nuovo spettro proveniente niente meno che dalla vicina Cuba avvantaggia tutti e due gli schieramenti politici che si contendono i voti dei cubano americani di Miami che votano alle elezioni. Serve poi per continuare a mantenere l’isola nell’arbitraria lista dei paesi patrocinatori del terrorismo. Lista in cui Cuba è stata inserita da Donald Trump pochi giorni prima di abbandonare la Casa Bianca.

Serve inoltre per giustificare l’esistenza del blocco economico, commerciale e finanziario applicato all’isola caraibica dagli Stati Uniti dal 1962. Questa nuova invenzione è lo stesso stratagemma di Jhon Bolton che all’inizio di questo secolo, quando, nel mezzo della cosiddetta guerra al terrorismo, ha accusato Cuba di produrre armi biologiche negli stessi laboratori del CIGB dove sono state prodotte numerose eccellenti medicine ed i vaccini contro il Covid-19 che hanno salvato migliaia di cubani durante la recente pandemia.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

Un pensiero su “LE ELEZIONI NEGLI STATI UNITI E LA BASE DI SPIONAGGIO CINESE A CUBA”
  1. Senza mai dimenticare che quelli che oggi si fanno chiamare americani non sono nativi americani ma discedenti della peggiore marciume delinquenti senza scrupoli detenuti che furono trasportati in America per scondare penna si parla di qualche secolo fa da lì proviene quella che oggi si fa chiamare la classe politica americana ma di che parliamo oggi i discendenti di quel marciume si sono evoluti sono criminali legalizzati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *