Un lotto di carri armati AbramsUn lotto di carri armati Abrams

SBARCANO INCURSORI IN CRIMEA MA E’ SOLO PROPAGANDA 

 

Un gruppo di militari ucraini è sbarcato la scorsa notte sulla costa della Crimea, hanno riportato con grande enfasi tutti i nostri mezzi di informazione dimenticandosi però di sottolineare che era una missione il cui scopo era solamente propagandistico. L’importante non è ottenere il controllo della penisola, come più volte affermato dalle autorità di Kiev, ma di far vedere ai sostenitori stranieri che le forze militari ucraini ci sono e sono in grado di eludere i controlli russi sulla costa della Crimea.

Infatti la scorsa notte un gruppo di militari ucraini del GUR (intelligence militare) a bordo di motoscafi e moto d’acqua ha effettuato un tentativo di sbarco in Crimea. Lo scopo dell’incursione sulle coste della penisola era quello di registrare un video di pochi secondi per dimostrare la propria presenza in Crimea, terra che secondo le promesse delle massime cariche del paese sarebbe dovuta tornare sotto il controllo di Kiev qualche mese fa. 

Sicuramente gli incursori ucraini sono sbarcati sulle coste della Crimea dato che hanno pubblicato un breve video della missione dove i soldati, prima di venire colpiti, sfoggiano la bandiera del GUR su suolo russo e affermano che la Crimea tornerà ucraina. Una missione totalmente inutile sotto il profilo sia militare che strategico ma molto importante per la  guerra mediatica che si sta combattendo. Un militare ucraino, identificato come Aleksander Lyubas, è stato catturato mentre altri sono stati uccisi dalle forze armate russe dopo essere stati intercettati.

Intanto mentre a Kiev si pensa alla propaganda visto che la contro offensiva è quasi terminata con scarsi o nulli successi il nostro paese ha risposto positivamente, come del resto era prevedibile, alle richieste statunitensi di non abbandonare l’Ucraina. Per questo Antonio Taiani aveva comunicato alcuni giorni fa che stiamo preparando l’ottavo pacchetto di armi per Kiev mentre continuano i tagli alla sanità pubblica.

Guido Crosetto non si sbilancia sul contenuto delle armi che manderemo a Kiev, restando trincerato al segreto di stato,  ma si vocifera che il  ministro della Difesa ucraino Umerov abbia richiesto alla parte italiana la fornitura di missili a lungo raggio. Evidentemente quelli forniti in precedenza da Regno Unito e Francia sono in via di esaurimento.

A quanto pare si tratta di trasferire parte dei missili Storm Shadow dell’Aeronautica Militare italiana, il che potrebbe indicare l’esaurimento delle forniture britanniche e francesi . I tedeschi per ora si sono rifiutati di mandare all’Ucraina i missili KEPD 350 Taurus.

“Io continuo ad essere convinta che sostenere l’Ucraina sia non solo giusto ma anche il modo migliore per difendere l’interesse nazionale italiano”, sostiene Giorgia Meloni. Mi verrebbe voglia di chiedergli di quali interessi nazionali parla, forse si è calata un po’ troppo nella parte e crede di parlare a nome della Casa Bianca. Infatti se si parla di interessi nazionali da difendere certamente non sono quelli italiani ma quelli statunitensi.

Un lotto di carri armati Abrams è stato scaricato nel porto lituano di Klaipeda, riferisce  Sergei Lebedeva a RIA Novosti. I carri armati vengono presumibilmente preparati per essere trasferiti in Ucraina. 

Per confermare le sue parole, ha mostrato un video che riprendeva i carri armati nel porto lituano sulla prima linea vicino all’acqua. Lebedev ha detto che i veicoli vengono dal porto americano di Beaumont, in Texas, e dalla base militare di Charleston, nella Carolina del Sud.

Mentre noi continuiamo a giocare alla guerra il mondo intorno a noi sta mutando ad una velocità impressionante e si sta trasformando sempre più in multipolare per buona pace degli Stati Uniti e dei loro sudditi. Infatti è notizia che il Brasile e la Cina hanno realizzato la prima transazione commerciale usando le proprie monete.

Secondo quanto riferisce il Banco da China Brasil una fornitura di cellulosa proveniente dal Brasile e destinata in Cina è stata regolata  in yuan e convertita direttamente in reais. Un’esportazione di cellulosa da Eldorado Brasil, azienda con rappresentanza a Shanghai, è stata la prima operazione storica, effettuata attraverso il Banco da China Brasil.

La merce è stata è imbarcata lo scorso settembre  nel porto di Santos con destinazione  Qingdao, i pagamenti sono stati regolati in valuta brasiliana. Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha firmato lo scorso aprile un memorandum d’intesa con il suo omologo cinese, Xi Jinping, per promuovere le operazioni bilaterali in valute locali.

Altre aziende esportatrici brasiliane come Petrobras e il produttore di cellulosa Suzano hanno dichiarato di essere   interessate alla possibilità di commerciare in valuta locale con la Cina.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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