CANCELLATO IL PREMIO LETTERARIO ALLA SCRITTRICE PALESTINESE ADANIA SHIBLICANCELLATO IL PREMIO LETTERARIO ALLA SCRITTRICE PALESTINESE ADANIA SHIBLI

CANCELLATO IL PREMIO LETTERARIO ALLA SCRITTRICE PALESTINESE ADANIA SHIBLI

 

Ci risiamo: Dopo i casi di autori ed artisti russi a cui è stata negata la possibilità di eseguire concerti o ricevere premi letterari adesso tocca ai palestinesi.

La fiera del libro di Francoforte ha deciso di annullare la cerimonia di premiazione della scrittrice palestinese Adania Shibli, autrice del libro “Un dettaglio minore” con la motivazione che è in corso la guerra in Israele.

Litprom, agenzia letteraria che organizza il premio letterario, ha diffuso una nota in cui spiega che a causa dell’attuale guerra in Israele viene sospesa la cerimonia di premiazione alla scrittrice Adania Shibli, autrice palestinese del libro “Un dettaglio minore” nel quale viene narrata la vera storia di una beduina stuprata e uccisa dai soldati israeliani nel 1949. Il libro  è stato accusato di “descrivere Israele come una macchina assassina”. Il volume, tradotto e pubblicato in tedesco nel 2022, si è aggiudicato il prestigioso premio LiBeraturpreis, dato ad autori provenienti dall’Asia, Africa e Mondo arabo. Annualmente, il riconoscimento viene consegnato durante una cerimonia solenne alla Fiera del Libro di Francoforte che è uno dei più grandi e autorevoli ritrovi dell’editoria mondiale, riporta Il Fatto Quotidiano.

Il libro dell’autrice palestinese ha suscitato diverse polemiche fin da questa estate, quando uno dei membri della giuria del premio, Ulrich Noller, si è dimesso dopo che era stato conferito il riconoscimento a Adania Shibli. Al libro, tradotto e pubblicato in tedesco nel 2022, è stato conferito il prestigioso premio LiBeraturpreis, riservato agli  autori provenienti dall’Asia, Africa e dal Mondo arabo. Annualmente, il riconoscimento viene consegnato durante una cerimonia solenne alla Fiera del Libro di Francoforte che è una delle fiere più grandi e autorevoli del settore a livello mondiale.

La notizia della sospensione del premio alla scrittrice palestinese ha giustamente sollevato un vespaio tra le case editrici arabe presenti alla fiera di Francoforte. Molte delle case editrici arabe presenti hanno annunciato l’abbandono della manifestazione.

“Sosteniamo il ruolo della cultura e dei libri – scrive in un comunicato l’associazione degli editori arabi degli Emirati –, per incoraggiare il dialogo e la comprensione fra le persone”. E concludono affermando che  “Crediamo che questo ruolo sia importante ora più che mai”.

Juergen Boos, direttore della fiera tedesca, ha fatto sapere che verrà dato maggiore spazio agli autori israeliani, quindi la cultura è salva, basta non parlare male di Israele.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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