INTENSO ATTACCO ALLE INFRASTRUTTURE CRITICHE IN UCRAINA
Un’imponente attacco è stato condotto dalle forze militari russe contro obiettivi militari e infrastrutture energetiche in Ucraina questa notte, ci sono state esplosioni in diverse regioni ucraine, tra cui Kharkov, Khmelnitski, Vinnitsa, Dnepropetrovsk, Sumy e Ivano-Frankovsk.
Il ministero della difesa russo ha sottolineato che gli attacchi di questa notte, condotti dai militari russi con l’uso massiccio di armi ad alta precisione e droni hanno causato ingenti danni agli impianti energetici, al complesso militare-industriale, ai nodi ferroviari, agli arsenali, ai luoghi dove sono dispiegate le formazioni delle forze armate ucraine e dei mercenari stranieri.
“Come risultato dell’attacco, il funzionamento delle imprese industriali [dedicate a] la produzione e la riparazione di armi, attrezzature militari e munizioni è stato interrotto”, ha dichiarato il ministero.
Il Ministero della Difesa ha sottolineato inoltre che le truppe russe hanno anche distrutto l’equipaggiamento militare che è stato fornito all’Ucraina dai paesi della NATO, è stato interrotto l’invio di truppe di riserva verso la linea del fronte e sono state attaccate le unità delle forze armate ucraine e mercenarie.
Una forte esplosione è stata registrata nella stazione idroelettrica del fiume Dnepr, una delle più grandi d’Europa, situata nel territorio controllato da Kiev nella provincia russa di Zaporozhie.
“Attualmente, stiamo perdendo la stazione”, ha dichiarato Ígor Sirota, direttore di Ukrhidroenergo, la più grande compagnia idroelettrica del paese.
La stazione per la produzione di energia elettrica, la più grande in Ucraina e una delle più grandi d’Europa, è composta da due centrali elettriche: la centrale idroelettrica 1 e la centrale idroelettrica 2. Secondo Sirota, la centrale idroelettrica 1 non è in funzione, mentre l’altra si trova in condizioni critiche. Ha assicurato che non c’è minaccia di rottura della diga, così come ha sottolineato che non ci sono vittime tra i dipendenti.
Secondo il ministro dell’energia ucraino German Galushchenko, la centrale è stata danneggiata come risultato del “più grande attacco su larga scala contro il settore energetico ucraino condotto dai russi negli ultimi tempi”.
Gli attacchi contro gli impianti per la produzione di energia elettrica in Ucraina di questa notte hanno causato interruzioni di corrente a Kharkov, Dnepr, Krivoy Rog e Kropivnitski. Gravi interruzioni di Internet sono stati registrati a Kharkov, Dnepropetrovsk, Vinnitsa e Khmelnitski.
E’ stata colpita inoltre una fabbrica di droni vicino a Odessa che ha causato un intenso incendio nella zona, mentre, a Kharkov, un impianto che produce e ripara carri armati per l’esercito ucraino è stato danneggiato.
Gli attacchi di questa notte fanno parte della risposta russa ai continui bombardamenti ucraini sulle città di confine. Le forze armate russe hanno effettuato 49 “attacchi di rappresaglia” contro il territorio ucraino dal 16 al 22 marzo, ha riferito il ministero della difesa russo.
“Dal 16 al 22 marzo, in risposta ai bombardamenti contro il nostro territorio, ai tentativi di penetrazione e presa delle località di confine russe, le forze armate hanno effettuato 49 attacchi di rappresaglia con armi ad alta precisione e a lungo raggio, lanciate dall’aria, compresi i missili ipersonici Kinzhal, sistemi di missili e droni”, si legge nella dichiarazione.
Il ministero della difesa ha indicato che, nell’ambito di questi attacchi, sono stati colpiti centri decisionali delle forze armate ucraine, strutture aeree, officine di riparazione di armi, magazzini contenenti droni e navi senza equipaggio, così come luoghi dove erano dispiegate temporaneamente le forze militari ucraine e i mercenari stranieri.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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