Miguel Diaz Canel con Celso AmorimMiguel Diaz Canel con Celso Amorim

MANIFESTAZIONI A CUBA: NON C’ERA PIU’ TEMPO 

 

Avevo scritto alcuni giorni fa che per coloro che avevano organizzato le manifestazioni a Santiago de Cuba il 17 marzo non restavano molti giorni perché la situazione energetica sarebbe migliorata.

Avevo scritto che la centrale elettrica Guiteras di Matanzas sarebbe rientrata a regime dopo le consuete manutenzioni e che era in arrivo il combustibile necessario per l’alimentazione e la produzione di energia elettrica.

Cose che prontamente si sono verificate, da diversi giorni i blackout elettrici sono diminuiti per non dire spariti. L’erogazione elettrica è quasi normale, le interruzioni sono solo di pochi minuti a differenza di quelle di un paio di settimane fa che duravano diverse ore e per due o tre periodi ogni giorno. Qualcuno potrebbe affermare che il governo cubano di fronte alle proteste del 17 marzo abbia ripristinato l’erogazione elettrica, che le manifestazioni hanno ottenuto il risultato sperato ovvero quello di una normalizzazione energetica sull’isola.

Affermazione assolutamente falsa, infatti in varie occasioni lo stesso governo aveva annunciato che la situazione elettrica si sarebbe normalizzata in questi giorni. Si sapeva benissimo che quando il 1° di marzo era stato annunciato che la centrale elettrica Guiteras  sarebbe andata in manutenzione il 17 marzo avrebbe ripreso la produzione di energia elettrica. Era stato annunciato un fermo di 17 giorni e così è avvenuto per buona pace di chi usa i disagi per puro scopo politico.

Era stato annunciato l’arrivo di una nave con 40 mila tonnellate di diesel per le centrali elettriche ed è arrivata come promesso. Chi ha usato le difficoltà quotidiane dei cubani causate in gran parte proprio dal sessantennale blocco economico, commerciale e finanziario promosso dagli Stati uniti, Stati Uniti che finanziano profumatamente i nuovi patrioti cubani che chiedono un intervento armato sull’isola per riportarla alla democrazia e alla libertà prerivoluzionaria, quella per intenderci che c’era quando al governo si trovava il democratico Fulgencio Batista, burattino in mano agli Stati Uniti e alla mafia italo’statunitense, non restava più tempo per organizzare un centinaio di persone che chiedevano. tra l’altro, che si normalizzasse l’erogazione elettrica.

Non gli restava più tempo perché se nelle case l’energia elettrica fosse stata regolare per cosa avrebbero manifestato. E’ legittimo manifestare ma non credo sia legittimo strumentalizzare le difficoltà quotidiane che in gran parte non dipendono dal governo ma dai vicini a stelle e strisce per portare in strada i cittadini cubani.

Vista la situazione attuale, decisamente migliorata, ai parassiti che vivono degli stipendi elargiti dalle varie agenzie statunitensi che lavorano per portare o ristabilire la democrazia nei paesi che hanno deciso un futuro diverso da quello imposto dalla Casa Bianca, è venuta meno la classica affermazione che lo stato cubano non fa nulla e che è incapace di provvedere ai bisogni della popolazione.

Faccio notare a questi parassiti che la centrale elettrica Guiteras e la nave con il combustibile non sono arrivati dal cielo, non si occupato di tutto questo il Padre Eterno ma i governanti che sono attaccati un giorno sì e l’altro pure dai controrivoluzionari di Miami e dintorni.

Ma siccome tutto quello che accade a Cuba è frutto dell’inefficienza e della inettitudine del governo venerdì 22 marzo, la mafia anticubana alla Camera dei Rappresentanti è riuscita a introdurre nella risoluzione che autorizza il finanziamento di 1,2 miliardi  di dollari per sostenere le operazioni di alcune aree del governo degli Stati Uniti nei  dipartimenti di Difesa, Sicurezza Nazionale, Lavoro, Salute e Servizi Umani, Educazione, Stato e potere legislativo, un importo di più di 50 milioni di dollari per le azioni sovversive a Cuba, con particolare attenzione alle campagne di manipolazione mediatica.

Chiedere il motivo dello stanziamento di questi 50 milioni di dollari per il capitolo Cuba è fin troppo ingenuo. Ma se tutto quello che accade a Cuba è colpa di Miguel Diaz Canel e soci perché si devono spendere questi soldi per continuare le azioni sovversive sull’isola? La risposta la lascio a voi.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

 

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