GAZA: ALTRA STRAGE DI PALESTINESI CHE ASPETTAVANO GLI AIUTI UMANITARI
Gli orrori compiuti nell’indifferenza più totale dell’occidente da parte delle forze armate israeliane nei confronti dei palestinesi non cessano: un bombardamento contro gli abitanti di Gaza che aspettavano gli aiuti umanitari è stato compiuto nella rotonda del Kuwait che ha causato la morte di 17 persone, mentre altre 30 sono rimaste ferite.
Prima gli affamano, poi quando aspettano gli aiuti umanitari, unica soluzione per cercare di non morire di fame, gli bombardano. Pratica questa eseguita dalle forze militari israeliane che pare essere una delle tante azioni messe in atto per sterminare il popolo palestinese.
Come accade di solito, i membri dei comitati aspettavano l’aiuto umanitario per poi distribuirlo alle famiglie della Striscia, ha ricordato il corrispondente della rete Al Mayadeen, quando sono stati attaccati dalle forze di difesa israeliane.
Questi attacchi sono ormai comuni, il cui scopo è quello di ostacolare gli sforzi palestinesi per organizzare la ricezione e la distribuzione dello scarso aiuto internazionale che riesce a superare il blocco israeliano.
Gli attacchi israeliani continuano senza sosta nella striscia di Gaza, nelle ultime ore è stato attaccato l’ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir Al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, un attacco aereo ha colpito una casa a Birkat al-Waz nel campo di Maghazi nel centro della striscia.
Un civile è morto durante un attacco vicino al ponte Wadi Gaza, in via Salah al-Dinun, le navi da guerra israeliane hanno sparato sulla costa del campo di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, e altre truppe hanno colpito con il fuoco d’artiglieria il nord e l’est del campo di Bureij.
Il corrispondente di Al Mayadeen ha riferito del ferimento di due persone in seguito al bombardamento da parte di un drone israeliano della casa della famiglia Abu Lebda, nel quartiere di Al-Jeneina, a est della città meridionale di Rafah.
Inoltre, gli aerei dell’occupazione hanno colpito diverse aree della città di Abasan Al-Kabira, a est di Khan Yunis, e hanno sparato colpi a sud-est della città. Si sono registrati bombardamenti nei pressi di Jabalia, nel nord di Gaza.
Per quanto riguarda le condizioni nel complesso medico Al-Shifa, assediato da due settimane, a ovest della città di Gaza, il Ministero della Salute palestinese ha confermato che 107 pazienti vivono in condizioni disumane, senza acqua, elettricità e medicine.
L’istituzione ha indicato che 30 di questi pazienti, che erano riuniti nell’edificio di sviluppo delle risorse umane dell’ospedale, sono rinchiusi, oltre a 60 persone del personale medico. Il Ministero ha affermato che l’occupazione ha impedito tutti i tentativi di evacuarli attraverso le istituzioni internazionali, avvertendo che le loro vite sono in grave pericolo e chiedendo a tutti di prendere misure urgenti per salvarli.
L’ufficio dei media del governo a Gaza ha accusato l’esercito israeliano di aver commesso innumerevoli crimini negli ultimi 13 giorni, dopo aver assaltato il complesso di Al-Shifa.
Le loro azioni hanno incluso la distruzione, l’incendio e l’attacco a mille 50 case, l’omicidio di più di 400 persone e l’arresto violento di centinaia di pazienti, sfollati e personale medico all’interno e intorno al complesso, riferisce l’ufficio dei media.
In una dichiarazione pubblicata sabato l’Ufficio dei media ha condannato nei termini più energici l’assalto israeliano all’ospedale Al-Shifa, descritto come crimine di guerra e crimine contro l’umanità, denunciando poi il silenzio internazionale di fronte a questo crimine e ai continui omicidi, più i tentativi di piegare per fame e tortura coloro che rimangono dentro e intorno al complesso medico. (Al Mayadeen)
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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