DEDOLLARIZZAZIONE TRA CINA E RUSSIA UNA REALTA’
Le relazioni commerciali tra Russia e Cina continuano progressivamente ad aumentare e la quasi totalità viene regolata con le monete locali.
La dedollarizzazione nelle transazioni commerciali tra Russi e Cina è quasi totale: più del 90 per cento degli accordi finanziari russo-cinesi sono regolati in valute nazionali, mentre la cooperazione economica bilaterale sta progredendo attivamente, ha detto il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov il 22 aprile.
“La cooperazione commerciale ed economica russo-cinese si sta sviluppando attivamente, e questo nonostante i tentativi persistenti degli Stati Uniti e dell’Occidente collettivo di imporre ostacoli”, ha sottolineato Lavrov.
“C’è stata una de-dolarizzazione quasi completa dei legami bilaterali economici. Oggi, più del 90% degli accordi reciproci sono fatti in valute nazionali”, ha aggiunto durante la riunione del Consiglio dei capi delle regioni russe.
Inoltre, la cooperazione energetica russo-cinese sta progredendo “in modo costante”, ha sottolineato il cancelliere russo.
“L’approvvigionamento dei nostri prodotti agricoli al mercato cinese sta crescendo. Si stanno attuando progetti congiunti nella sfera degli investimenti e dell’industria. I benefici reciproci di una tale cooperazione sono chiaramente sentiti su entrambi i lati del confine russo-cinese”, ha detto Lavrov.
Già nel dicembre 2023, il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha sostenuto che la Russia e la Cina avevano raggiunto la dedolarizzazione quasi completa nei loro pagamenti bilaterali, riferisce Sputnik.
Ma la tendenza all’uso delle proprie monete nelle transazioni economiche non coinvolge solamente la Russia e la Cina, infatti ricordiamo che nell’agosto 2023, Lavrov ha dichiarato che gli stati membri dei BRICS erano concentrati sull’elaborazione di meccanismi di commercio congiunto che mettano fine alla dipendenza da valute di riserva straniere, come il dollaro statunitense.
Se le sanzioni contro la Russia hanno ottenuto qualcosa di grandioso non è certamente il fallimento di Mosca ma lo sviluppo di sistemi che permettono di usare le proprie monete nelle transazioni commerciali dirette contribuendo alla marginalizzazione del dollaro statunitense.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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