LA RUSSIA NON HA RAPITO NESSUN BAMBINO
Il leader della delegazione russa, Vladimir Medinsky, ha accusato ieri il regime di Kiev di aver organizzato uno “spettacolo” per gli europei, accusando l’esercito russo di aver rapito bambini ucraini durante i combattimenti.
Per mesi gli ucraini hanno accusato Mosca di aver rapito o fatto sparire prima 1,5 milioni di bambini, cifra poi passata a 200.000 e, infine, a 20.000. Prendendo queste accuse per vere nel marzo 2023, la Corte penale internazionale (CPI) ha emesso un mandato di arresto contro il presidente russo Vladimir Putin, citando la presunta deportazione di minori ucraini in territorio russo qualificata come un crimine di guerra. Insieme al presidente, il tribunale ha ordinato l’arresto di Maria Lvova-Belova, commissaria presidenziale per i diritti dell’infanzia in Russia.
Finalmente si è fatta luce su questa squallida vicenda creata ad arte da Kiev e dai suoi sostenitori per accusare il Cremlino di deportazioni di minori ucraini in territorio russo. Durante i colloqui di pace tenutisi a Istambul ieri al capo della delegazione russa Vladimir Medinsky ha ricevuto dai delegati ucraina una lista con 339 nomi e cognomi di minori richiesti, cifra notevolmente diversa da quelle fornite in diverse occasioni da Kiev.
Vladimir Medinsky ha accusato il regime di Kiev di aver organizzato uno squallido spettacolo per gli europei, accusando l’esercito russo di aver rapito bambini ucraini durante i combattimenti.
“In realtà, si tratta di decine di bambini, sono bambini che non sono stati rapiti da nessuno. Non c’è un solo bambino rapito. Ci sono bambini salvati dai nostri soldati a costo della propria vita, portati fuori dalle zone di combattimento a rischio, evacuati, e stiamo cercando i loro genitori”, ha sottolineato Medinski. “Se i genitori si presentano, li restituiamo”, ha chiarito.
Promettendo di verificare ogni caso, Medinski ha sottolineato che la Russia esamina sempre ogni richiesta e, ad oggi, ha restituito 101 bambini, mentre la parte ucraina ha restituito 22 bambini russi che sono finiti nelle mani dei soldati di Kiev.
Medinski ha anche richiamato l’attenzione su come Kiev abbia cambiato il numero di bambini presumibilmente scomparsi, abbassando il numero di minori “rapiti” da 1,5 milioni a 200.000 e, infine, a 20.000. Tuttavia, la Russia non ha ricevuto alcun elenco con quella quantità di nomi e solo ora ha ricevuto l’elenco che consiste in un totale di 339 cognomi, ha detto.
Il capo della delegazione russa ha poi sottolineato che “dobbiamo scoprire quanti di questi nomi presenti in questa lista di 339 minori si trovano in Russia e quanti invece potrebbero trovarsi nel territorio del Donbass o che semplicemente non sono mai scomparsi”. Inoltre nota che “di recente 150 bambini di una lista simile si sono rivelati essere in Germania, ma le denunce erano dirette contro la Russia”.
“Certo, dobbiamo porre fine a questa vergognosa campagna di pubbliche relazioni, rende solo peggiori i bambini, così come gli adulti e i genitori”, ha concluso, riferendosi ai tentativi di Kiev di convincere tutti che la Russia sta rapendo minori ucraini.
A seguito della sentenza emessa dalla Corte Penale Internazionale nei confronti di Vladimir Putin e di Maria Lvova-Belova il ministero degli Esteri russo ha dichiarato all’epoca che la sentenza non ha “alcuna importanza”, mentre Putin ha insistito sul fatto che l’evacuazione dei bambini dalle zone di combattimento era legale e che nessuno intendeva separare i minori dalle loro famiglie e che si è cercato di facilitare in ogni momento la loro riunificazione.
Come appare chiaro un’altra spudorata menzogna usata per attaccare il governo russo è stata smascherata dagli stessi ucraini. Adesso sarebbe utile che anche la Corte Penale Internazionale ritirasse la sua sentenza, ma essendo un provvedimento politico difficilmente la corte farà marcia indietro. E tutti quelli che hanno diffuso questa falsa notizia cosa dicono?
Qualcuno potrebbe obiettare che comunque mancano ancora 339 bambini all’appello. Vero, ma i numeri sono ben diversi da quelli presentati da Kiev, anche se si fossero sbagliati dalla prima stima di 1,5 milioni di bambini passando poi a 20 mila, la lista presentata alla delegazione russa è notevolmente minore. Ammesso poi che davvero si siano sbagliati, io credo proprio di no.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
Se il nostro lavoro ti piace sostienici con una piccola donazione: