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UCCISI DA ARMI DA FUOCO I 17 MANIFESTANTI A PUNO IN PERU’ 

 

L’Istituto di Medicina Legale del Perù ha reso noto i risultati delle autopsie condotte sui corpi dei manifestanti che hanno perso la vita lunedì durante gli scontri con la polizia nei pressi dell’aeroporto di Juliaca, a Puno confermando che sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco.

Le autopsie condotte dall’Istituto di Medicina Legale della Procura hanno rivelato  che nei corpi di nove delle 17 vittime degli scontri registrati lunedì sono stati trovati proiettili di arma da fuoco.

Le restanti 8 persone che hanno perso la vita sono state uccise sempre da colpi d arma da fuoco ma i proiettili sono usciti dai loro corpi.

Le nove vittime nei cui corpi sono stati trovati i proiettili sono state identificate come Elmer Leonardo Huanca (16 anni), Jamileth Aroquipa Hancco (17), Paul Mamani Apaza (18), Ghiovanny Illanes Ramos (18), Reynaldo Ilaquita Cruz (18), Edgar Huarancca Choquehuanca (22), Gabriel López Amanqui (35), Marco Samillán Sang

In sei dei corpi sono stati trovati frammenti di proiettili di fucile calibro  7,62 millimetri, in due sono stati rinvenuti resti di pallini di metallo e nell’ultimo un proiettile sparato da una pistola. Guido Pico Delgado, procuratore assegnato al caso, ha chiesto una perizia balistica, al fine di determinare la provenienza dei proiettili e quindi identificare gli autori degli spari.

Dany Humpire Molina, ex direttore delle perizie della Procura e dottore in criminologia, ha detto, citato da La República, che “i proiettili sembrano essere stati sparati da fucili AKM,,  armi usate dalla polizia nazionale”.

Le manifestazioni contro il governo di Dina Boluarte a Juliaca sono  avvenute lunedì 9 gennaio, il giorno più sanguinoso mai vissuto durante le proteste iniziate lo scorso dicembre, in cui i manifestanti chiedono le dimissioni del presidente Dina Boluarte, la chiusura del Congresso, l’anticipo delle elezioni al 2023, il rilascio del deposto presidente Pedro Castillo e la convocazione di un’assemblea costituente.

Il numero totale delle persone che hanno perso la vita  durante le proteste è di 49, secondo l’ultimo rapporto dell’ufficio del difensore civico, pubblicato giovedì pomeriggio.

Il rapporto dettaglia che 41 civili sono stati  uccisi “durante gli scontri”, altri sette “per incidenti stradali e eventi legati al blocco della circolazione stradale e un poliziotto “a causa di  atti di violenza. 

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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