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PESCOV: NIENTE ULTIMATUM A MOSCA

 

La Russia non accetta il linguaggio degli ultimatum, ha dichiarato lunedì il portavoce presidenziale russo Dmitri Peskov commentando le  minacce dell’Europa di imporre nuove sanzioni anti-russe se Mosca rifiuta il cessate il fuoco in Ucraina, riporta RT. 

“Prima di questo avvertimento, ne avevamo già sentito un altro l’altro ieri. Se ricordate, era anche espresso sotto forma di ultimatum”, ha detto Pescov, aggiungendo che “Il linguaggio degli ultimatum è inaccettabile per la Russia. Non è appropriato. Non si può parlare con la Russia in quella lingua”. 

Inoltre, il portavoce ha sottolineato che Mosca è impegnata a cercare seriamente una soluzione pacifica a lungo termine nel conflitto ucraino.

Commentando la proposta del presidente russo Vladimir Putin di tenere colloqui senza precondizioni con Kiev questa settimana a Istanbul, il portavoce ha osservato che l’approccio di Mosca è “specificamente diretto a trovare una vera soluzione diplomatica alla crisi ucraina, eliminare le cause profonde del conflitto e stabilire una pace duratura”, che ha trovato “la comprensione e il sostegno dei leader di molti paesi”. “Gli stessi negoziati diretti che sono stati interrotti dalla parte ucraina nel 2022”, ha aggiunto.

In precedenza, lunedì, il portavoce del governo tedesco Stefan Kornelius ha dichiarato che Berlino imporrà nuove misure restrittive se Mosca non dichiarerà un cessate il fuoco di 30 giorni in Ucraina entro la fine della giornata. Ha promesso che i preparativi a questo proposito “saranno avviati” in coordinamento con gli alleati europei.

I commenti del portavoce del Cremlino arrivano dopo che il presidente francese, Emmanuel Macron,  il nuovo cancelliere tedesco, Friedrich Merz,  i primi ministri del Regno Unito e della Polonia, Keir Starmer e Donald Tusk in visita a Kiev avevano preteso che Mosca accordasse un cessate il fuoco di trenta giorni durante i quali si sarebbero svolti i colloqui di pace tra le parti in guerra.

Ipotesi questa respinta dal Cremlino che a sua volta ha proposto di iniziare i colloqui di pace a Istambul il 15 maggio e poi parlare di una tregua. Dall’Unione Europea hanno invece continuato a sostenere che non si può parlare di pace mentre l’Ucraina viene continuamente bombardata.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.invo

Un pensiero su “PESCOV: NIENTE ULTIMATUM A MOSCA”
  1. Sbagliare e umano per severare e diabolico ma questi specie di signori si rendono un po’ conto con chi hanno a che fare hanno visto la parata della Russia il nove maggio hanno visto chi erano i capi di stato che erano lì presente e di quale potenza hanno ogni uno di loro in qualità di arme uomini ma per fare un giro di parole la mosca sono loro dei miseri insetti arroganti e prepotenti e normale che Puntin è sempre calmo perché è cosciente della sua forza militare politica diplomatico sono loro che non se ne fanno una ragione sono fuori di testa

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