Il ponte di CrimeaIl ponte di Crimea

SVENTATO NUOVO ATTENTATO AL PONTE DI CRIMEA

 

Il Servizio federale di sicurezza russo (FSB) ha annunciato che un attacco terroristico con autobomba che i servizi speciali ucraini stavano progettando di condurre contro il ponte di Crimea, che collega la penisola con il resto del territorio russo, è stato sventato.

Il servizio di sicurezza ha comunicato che un veicolo con un ordigno esplosivo artigianale ad alta potenza è arrivato in Russia dall’Ucraina dopo aver attraversato diversi paesi. È stato specificato che l’auto ha attraversato prima il confine tra Russia e Georgia. L’auto doveva poi essere diretta nella regione di Krasnodar su un camion  guidato da un autista privato di una società di trasporti.

L’FSB ha dichiarato che, in seguito, era stata pianificata la consegna del veicolo  a un altro conducente che avrebbe dovuto portare l’auto in Crimea attraverso il ponte, il che avrebbe trasformato questa persona in un suicida involontario, dal momento che il regime di Kiev ha pianificato di usare il conducente  senza il suo consenso.

“Nonostante tutti gli stratagemmi dei terroristi ucraini, gli agenti dell’FSB russo sono riusciti a scoprire in tempo i loro piani, a localizzare e disinnescare l’ordigno esplosivo, accuratamente mimetizzato in un veicolo Chevrolet Volt, e ad arrestare tutte le persone coinvolte nel suo trasporto nel territorio del nostro paese”, si legge nel comunicato dell’agenzia. 

L’FSB ha denunciato che questo è il secondo tentativo, nel 2025,  del regime di Kiev di utilizzare auto con materiale esplosivo per perpetrare attacchi al ponte di Crimea. Lo scorso 2 aprile al confine bielorusso-polacco è stato fermato un minibus con più di mezza tonnellata di esplosivi sintetici che si prevedeva di utilizzare in un attacco terroristico contro il ponte. Nel corso delle successive indagini, i complici sono stati arrestati, incluso l’autista, che non era a conoscenza della sua missione suicida. 

E’ riuscito invece l’attacco condotto dall’esercito ucraino al l’oleodotto che fornisce carburante all’Ungheria, ha riferito oggi il ministro degli Esteri del paese europeo, Peter Szijjarto.

“L’Ucraina ha attaccato nuovamente l’oleodotto che rifornisce l’Ungheria, interrompendo l’approvvigionamento. Quest’ultimo attacco alla nostra sicurezza energetica è oltraggioso e inaccettabile!”, ha scritto sul suo account X.

Il ministro degli Esteri ha sottolineato che il viceministro russo dell’Energia, Pavel Sorokin, lo ha informato che gli esperti stanno lavorando per ripristinare la sottostazione elettrica essenziale per il funzionamento dell’oleodotto, ma per ora non possono specificare quando riprenderanno le forniture.

“Per tre anni e mezzo Bruxelles e Kiev hanno cercato di trascinare l’Ungheria nella guerra in Ucraina. Questi ripetuti attacchi ucraini contro il nostro approvvigionamento energetico hanno lo stesso scopo. Sia chiaro: questa non è la nostra guerra. Non abbiamo nulla a che fare con lei, e finché saremo al governo, l’Ungheria rimarrà in disparte”, ha detto Szijjarto.

Il ministro ha anche lanciato un avvertimento ai leader del regime ucraino, sottolineando che “l’elettricità proveniente dall’Ungheria gioca un ruolo vitale nel funzionamento del loro paese”. (RT)

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *